Che Google abbia una passione per i robot non è una novità – d’altronde, il suo sistema operativo si chiama Android – ma che si dedichi anche alla produzione di robot in bulloni ed acciaio (la carne e le ossa arriveranno più in là, forse) è una novità di poco tempo fa. Il Wall Street Journal riporta che il colosso della ricerca ha aperto un canale di comunicazione con Foxconn “per velocizzare la messa in opera” dei robot Google nelle fabbriche.

È Andy Rubin in persona ad occuparsi delle trattative con Terry Gou, il CEO di Foxconn. È curioso pensare a Google come un’azienda attiva nel mondo della robotica con macchinari industriali per la produzione di dispositivi elettronici. Si prevede che i nuovi robot saranno del tutto innovativi e permetteranno di sostituire il personale umano ora necessario per certe operazioni, come l’assemblaggio.

Secondo il WSJ si tratta solo del primo passo in una più ampia strategia che prevede, in ultimo, anche “competere con società come Amazon nella vendita”. Non è ben chiaro cosa ciò possa significare (droni? Robot per le consegne? Magazzinieri robotici iper-efficienti?), ma i piani di Google vanno ben oltre la creazione di robot per l’assemblaggio di smartphone e tablet.

Una maggiore automatizzazione dei processi industriali potrebbe aiutare a riportare la produzione in Occidente dalla Cina, come hanno già fatto (ad esempio) Apple per il Mac Pro e Motorola per il Moto X.

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