“Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei” e derivate sono ormai vecchie cose. La sfida del giorno d’oggi è la localizzazione degli oggetti e delle persone, e a quanto pare Google pensa di avere le carte giuste per poter vincere questa sfida. Tra gli ultimi brevetti registrati dalla società di Mountain View troviamo infatti un brevetto che contiene una soluzione a questo problema: la foto di un panorama scattata da un dispositivo può (teoricamente) essere inviata ai server di Big G, i quali effettuano confronti con delle immagini presenti in un database apposito e trovano il risultato più vicino possibile per restituire un’accurata posizione.

Sarà così possibile -ad esempio – andare a Berlino, fotografare il Reichstag e trovarsi tra le proprietà dell’immagine proprio il nome del luogo e la posizione da cui è stata scattata la foto. Un’ulteriore applicazione suggerita da Engadget è all’interno dei misteriosi Google Glasses che dovrebbero arrivare sul mercato in futuro: come in un film fantascientifico, con questa tecnologia sarebbe possibile fare apparire davanti ai nostri occhi le informazioni desiderate riguardo ciò che stiamo guardando. Anche se questo potrebbe preoccupare per la classica “invasione della privacy”, il concetto è estremamente interessante e meriterebbe attenzione. Voi che ne pensate?