Google ha praticamente appena lanciato il programma Google Fit con la pubblicazione del Google Fit SDK. Presentato durante il Google I/O, svoltosi verso la fine di Giugno 2014, il Google Fit è una nuova piattaforma open del colosso di Mountain View che permetterà da una parte agli utenti ad avere sempre uno storico della propria attività fisica e dall’altra invece semplificherà il lavoro di molti sviluppatori.
Uno dei “problemi” infatti più comuni di chi utilizza oggi la tecnologia per monitorare la propria salute, è il fatto di dover utilizzare un solo prodotto o comunque essere legato all’ecosistema di un solo produttore. Con Google Fit questo problema viene oltrepassato perché questa piattaforma aperta darà la possibilità all’utente di salvare in una sorta di cloud i dati della propria attività fisica (registrati con un qualsiasi supporto: smartphone, smartwatch, smartband, ecc..), e agli sviluppatori (leggasi applicazioni) di avere accesso (con il permesso dell’utente) a questi dati in modo da avere, in pratica, un unico database sempre aggiornato.
Le API (che per i non addetti sono delle porte di accesso a dei dati in risposta ad una richiesta) del programma Google Fit cui gli sviluppatori di Applicazioni avranno accesso grazie al Google Fit SDK (oggi disponibile) si dividono principalmente in 3 aree:
- Sensori: sarà possibile accedere a qualsiasi sensore disponibile sugli smartphone e dispositivi indossabili dell’utente così da rilevare ad esempio la frequenza cardiaca o altro in semplicità;
- Memorizzazione: permette di registrare i dati così da raccoglierli e poi manipolarli senza avere un ulteriore consumo sulla batteria degli smartphone;
- Storico: permette di leggere e manipolare i dati così da avere uno storico aggiornato non appena l’utente finisce ad esempio un esercizio.
Per iniziare a lavorare con le API del programma Google Fit bisogna avere un Nexus 5 o un Nexus 7 ed aggiornarlo all’ultima release di Android L Developer Preview LPV81C (Google Fit SDK), che è stata or ora pubblicata.