Alphabet è nel mirino dell’antitrust europeo, che ha ufficialmente invitato la compagnia a cessare di versare incentivi finanziari ai produttori di smartphone per far sì che Google Search sia pre-installato nei propri dispositivi; il documento di oltre 150 pagine rientra ancora una volta nell’eterna accusa volta a Google di sfruttare la propria posizione dominante tramite Android e i propri servizi.

Google “non può punire o minacciare” le società per non aver rispettato le sue condizioni, come ad esempio pre-installare le app di BigG: le indagini sono partite dopo una denuncia di FairSearch, un gruppo di organizzazioni che si battono per cercare di non restare svantaggiate dalla dominazione assoluta di Google nel settore della ricerca su internet (qui trovate i dettagli, e la lista delle aziende partecipanti).

Il portavoce della Commissione Europea Ricardo Cardoso non ha rilasciato dichiarazioni mentre Google ha comunicato che mostrerà all’UE di aver progettato il modello di business di Android affinché non arrechi danni a concorrenza e consumatori.

L’importo dell’eventuale ammenda non è stato ancora determinato, ma potrebbe essere basato sulle entrate AdWords, sugli acquisti dello Store, la pubblicità in-app e su molto altro, sufficiente ad agire come deterrente. 

Cosa ne pensate di quest’ennesima accusa nei confronti di Google?