È difficile trovare giochi di ruolo seri nel Google Play Store. Escludendo i vari Cyberlord, Inotia e Zenonia, che sono molto buoni ma anche limitati dal punto di vista tecnico, manca il corrispettivo dei primi giochi di ruolo 3D in stile Kingdom Under Fire, Diablo, Arcanum, Planescape: Torment. Anche se non si è ancora raggiunto un simile livello di profondità, di spessore della storia e di interazione, la strada tracciata da giochi come Heroes Call di Defiant è, per fortuna, nel solco di questi grandi capolavori.

Come Diablo, Heroes Call rientra nella categoria dei dungeon crawler. Lo scopo principale del gioco è soddisfare certe richieste delle quest girovagando per i dungeon, di volta in volta diversi e con nemici sempre più forti. Nei dungeon si trovano oggetti, pozioni, equipaggiamento e così via. Le classi giocabili principali sono 2: Blood Knight e Plague Mage. Altre due si aggiungeranno con futuri aggiornamenti. Come in tutti i giochi di ruolo che si rispettino, il mago è poco corazzato ma potente sulla distanza mentre il cavaliere è un carroarmato che falcia qualunque cosa arrivi a portata di spada.

Dalla schermata di avvio si arriva alla schermata della città: qui troviamo le botteghe (riconoscitore, taverna e fabbro), la Gilda, la gestione di abilità ed equipaggiamento, denaro e gemme e, infine, le quest. La schermata è chiara e semplice e, anche se è un po’ lenta sul Transformer Prime su cui abbiamo provato il gioco, non necessita di grandi spiegazioni. Approfondiamo, però, i singoli elementi.

La schermata delle botteghe permette di accedere al riconoscitore, alla taverna e al fabbro. Il riconoscitore permette di riconoscere l’equipaggiamento sconosciuto, così da scoprirne le caratteristiche e permetterne l’uso. C’è un tempo di riconoscimento per ogni oggetto: si va dai 20 secondi alle decine di minuti. Sotto il minuto è possibile accelerare il processo gratuitamente, mentre sopra il minuto è necessario usare una pergamena di riconoscimento.

La taverna, invece, è la modalità social di Heroes Call e permette di connettersi a Facebook utilizzando il proprio profilo. Non ho testato questa possibilità e non saprei dire come funzioni, cosa faccia e a cosa serva. Il fabbro, invece, è il luogo dove comprare e vendere equipaggiamento. La maggior parte dell’equipaggiamento può essere acquistato con il denaro, mentre alcuni pezzi speciali di equipaggiamento possono essere acquistati solo con le gemme. La vendita dei pezzi è solitamente a 1/10 del loro valore di vendita da parte del fabbro, quindi fare soldi è un problema.

La schermata della gilda prevede la gestione delle quest, sia quelle già fatte che quelle ancora da fare. L’utilità è, in realtà, poca nelle prime fasi di gioco. Man mano che si va avanti, invece, può essere utile ripetere qualche missione.

Ogni missione è ambientata in dungeon sempre diversi: spesso sono le stesse stanze concatenate tra loro in maniera differente, così che alla fine i dungeon si assomigliano un po’ tutti – escludendo qualche elemento peculiare di ogni livello. Nei dungeon si trova ogni tipo di nemico, dal ragnetto piccolo e (quasi) indifeso fino all’orco grande e grosso, e anche cose peggiori. La difficoltà non è mai troppo elevata, anche se può essere frustrante trovare 6 goblin che attaccano simultaneamente appoggiati da maghi che tolgono 1/5 della vita ad ogni colpo… Di certo il gioco richiede un minimo di impegno e di tempo, che è una cosa molto positiva di questi tempi.

L’uccisione dei nemici e l’apertura o distruzione di botti, bauli, bare porta a ricompense sia sotto forma di denaro che di oggetti ed equipaggiamento. Ogni livello contiene una gemma nascosta, che è possibile trovare rompendo tutte le botti e aprendo tutti i bauli e le bare.

Il completamento di ogni quest porta una ricompensa in termini di esperienza e di denaro, variabile a seconda della missione.

L’equipaggiamento ricopre un ruolo fondamentale e, come in ogni gioco di ruolo che si rispetti, esistono i pezzi senza incantesimi e quelli incantati. Questi ultimi hanno caratteristiche migliori e portano con sé bonus come “salute +20%”, “danno +30%”, “respingi i nemici” e così via. A seconda della classe si indossano armature pesanti, spada e scudo oppure armatura leggera e bastone.

Heroes Call si distingue dalla massa non solo per le meccaniche di gioco “avanzate”, che non lo rendono un gioco da metropolitana, ma anche per l’aspetto grafico. L’impatto visivo è grande ed è dovuto al lavoro svolto da Defiant in collaborazione con NVIDIA: per quanto lo stile ricordi molto quello dei vecchi giochi anni ’90, il dettaglio è molto maggiore rispetto ai vecchi titoli (ovviamente) e le texture sono molto ben dettagliate e ben fatte. Non ci sono grandi effetti che fanno dire “oh, wow!”, ma la resa è davvero di ottimo livello.

L’unica pecca, se proprio vogliamo trovarne una, è la presenza delle gemme come unico metodo di accesso all’equipaggiamento davvero interessante: il problema è che se ne trova una per quest, e per averne di più si paga salato tramite acquisto in-app.

Escludendo questo, però, Heroes Call è un gioco splendido che merita davvero molta attenzione da parte degli appassionati del genere: per quanto non offra grande coinvolgimento rispetto ai classici, è un passo nella giusta direzione che va provato e supportato.

Il gioco è disponibile gratuitamente sul Play Store, dunque dateci un’occhiata e fateci sapere che ne pensate!

[app]om.DefiantDev.heroescall.THD[app]