Alcuni giorni fa, mentre provavo Huawei Nova (qui trovate la recensione completa) feci una domanda provocatoria su Twitter ai miei follower. Mi aspettavo risposte di un certo tipo, ma sono arrivate in numero così elevato da lasciarmi stupito.

Per questo motivo ho deciso di scrivere questo editoriale non solo da videomaker ed editor di TuttoAndroid, che prova tanti smartphone durante l’anno, ma anche e soprattutto da utente: vi spiegherò perché, a parer mio, ha poco senso oggi spendere più di 400 euro per uno smartphone, portandovi la mia esperienza e aspettando di ricevere una vostra opinione all’interno dei commenti.

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Il 2016 si avvia ormai verso la conclusione e più o meno tutti noi addetti ai lavori, compresi io e i miei colleghi di TuttoAndroid, siamo d’accordo nell’affermare che questo è stato decisamente l’anno della fascia media: un netto miglioramento che ha interessato i dispositivi con prezzo compreso tra i 200 e i 400 euro di, più o meno, tutte le aziende. Ne avevamo già parlato al termine di IFA 2016 con le nostre conlusioni, ne abbiamo avuto poi la conferma testando i prodotti in questa parte finale dell’anno.

Hardware e Prestazioni: arrivati a un punto morto

Gli smartphone di fascia media, e lo ripetiamo affinché sia ben chiaro per fascia media si intende dispositivi venduti a un prezzo che varia tra i 200 e i 400 euro, ad oggi possono contare su un hardware di tutto rispetto. Mettendo da parte per un attimo OnePlus 3 e Honor 8 che sono appartenenti alla fascia media solo nel prezzo e non nell’hardware, gli smartphone poco sotto i 400 euro come Zenfone 3, Huawei Nova e Nova Plus, Moto Z Play, Xperia X Compact possono contare tutti su uno Snapdragon 625 o 650 e almeno 3GB di RAM: una dotazione che permette ad ognuno di questi device di girare in maniera fluida e senza particolari problemi, anzi in alcuni casi anche meglio di determinati top di gamma dal software piuttosto pesante o pieno di bug (ogni riferimento è puramente casuale, forse).

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Inutile girarci intorno spendendo altre parole, stiamo assistendo ad un appiattimento delle prestazioni e non c’è più molto da fare sotto questo punto di vista: uno Snapdragon 625 gira come uno Snapdragon 820 nella maggior parte delle situazioni che ogni utente si trova ad affrontare durante la giornata.

Come se non bastasse, i vari Zenfone 3, Honor 8, Moto Z Play e Huawei Nova hanno tutti un’autonomia che supera, in qualche caso di gran lunga, quella di molti dispositivi top di gamma, assicurandoci ore e ore di utilizzo e permettendoci di coprire la giornata senza particolari problemi.

Materiali e costruzione: design da top di gamma

Passiamo ad un’altra caratteristica che negli ultimi anni ha distinto i top di gamma dai dispositivi economicamente più appetibili: la costruzione e i materiali. Questa volta non posso non citare Honor 8, a parer mio lo smartphone esteticamente più bello dell’anno, spettacolare nella sua colorazione blu.

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Ma ogni dispositivo citato in precedenza è costruito in maniera perfetta con attenzione ad ogni minimo dettaglio: OnePlus con il suo terzo device (o forse sarebbe meglio dire quarto) è passata alla scocca unica in alluminio, Huawei con Nova ha saputo fare un lavoro eccellente ispirandosi al Nexus 6P ma creando un dispositivo compatto e con curve eleganti, Lenovo con Moto Z Play ha unito un design semplice e minimale ad un’ottima qualità costruttiva e alla possibilità di estendere le funzioni del proprio smartphone grazie ai moduli. Infine c’è Zenfone 3, molto simile ad Honor 8 e per questo motivo altrettanto appetibile dal punto di vista estetico.

Fotocamera: divide ancora le fasce di prezzo, ma un po’ meno.

Fino a qualche mese fa a chi mi poneva una domanda del genere davo una risposta secca: “Emanuele, secondo te perché dovrei spendere 700 euro, quando con 200 o poco più posso avere uno smartphone dalle prestazioni simili?” “Per la fotocamera.“.

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Negli ultimi mesi ammetto di aver avuto qualche tentennamento a riguardo. Parliamoci chiaro però, le prestazioni fotografiche di un S7 Edge o di un LG G5 sono migliori degli smartphone citati in precedenza sotto molti aspetti, tuttavia la differenza non è così netta ed eclatante come qualche tempo fa. Chi, come me, ama fare foto e possiede macchine professionali per quando viaggia o per lavoro, può ormai “accontentarsi” di non avere la perfezione lato fotocamera su smartphone, ma comunque un comparto fotografico di tutto rispetto.

A tal proposito il caso di LG G5 è emblematico: un dispositivo top di gamma sia nelle prestazioni che nel prezzo, ma attualmente online viene inserito all’interno della fascia media visto che può essere acquistato sui 400 euro in maniera abbastanza agevole. Qui però ricadiamo in un altro discorso inerente alla svalutazione dei top di gamma (nel mercato online), riguardante anche in parte P9 e S7, che non mi preme fare all’interno di questo editoriale.

S7 Edge o iPhone 7 Plus? Tra i due litiganti…

Provando diversi smartphone, ma leggermente meno rispetto al passato visto che mi sto occupando anche di rubriche (qualcuno ha detto migliori app?) e video non strettamente legati alle recensioni, ho la possibilità di avere uno smartphone “mio” da utilizzare per la maggior parte del tempo. Cosa ho scelto e perché?

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Fino a qualche settimana fa il mio dispositivo di riferimento era S7 Edge che possedevo e utilizzavo con piacere, poi è arrivato Honor 8, infine iPhone 7 Plus (qui la nostra recensione su TuttoTech). Possedendo tutti e tre gli smartphone per questioni lavorative o personali ho dovuto scegliere quale utilizzare quotidianamente mentre non provavo altri dispositivi.

La farò breve, la scelta alla fine è caduta su Honor 8: per estetica, dimensioni, autonomia e software era quello che mi soddisfaceva di più, non avevo particolari esigenze di possedere un device fantastico sotto diversi aspetti come S7 Edge (fotocamera e schermo su tutto), motivo per cui è finito sul mercatino dell’usato e venduto in poco tempo.

Continuo a usare a giorni o settimane alterne iPhone 7 Plus, soprattutto per via dei contenuti video di cui mi sto occupando sul nostro canale TuttoTech (se non siete iscritti fatelo subito!), ma il mio smartphone di riferimento rimane, con piacere, Honor 8.

Importanza del brand e mancanza di innovazione

Potrei spendere altre mille parole sulla poca appetibilità dei top di gamma e sul perché costino ancora così tanto, anche se offrono poco di più rispetto a un medio gamma, ma la verità è una sola: ogni azienda ha bisogno di uno smartphone che costa uno stipendio (o quasi).

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Mi spiego meglio, ogni brand in questo campo posiziona il suo prodotto top di gamma ad un prezzo elevato, partendo dai 699 euro in su, perché? Semplicemente perché c’è bisogno del prodotto di punta che mostri le capacità e tutto il know how di un’azienda, ad un prezzo che si fa notare e che venga visto dagli utenti come il meglio disponibile sul mercato. Lo abbiamo visto prima con Samsung LG e HTC, poi Huawei, ora Google.

Al di là probabilmente di voi, che siete arrivati fino alla fine di questo editoriale (a tal proposito, vi ringrazio), fuori c’è molta gente che acquista ad occhi chiusi uno smartphone da 700, 800, 900 euro, anche se magari potrebbe trovare tutto ciò che gli serve anche in un dispositivo da 400 euro, perché il prezzo gli suggerisce ciò. Questo era vero in passato, non a caso cavallo di battaglia di Android verso l’eterno rivale iPhone, ma è ancor più vero oggi.

Arrivati a questo punto c’è solo una conclusione critica da fare: ciò che manca oggi sono vere innovazioni, a parte piccole particolarità non c’è niente che possa giustificare veramente l’acquisto di uno smartphone top di gamma. Qualcosa però sembra iniziare a muoversi, come ad esempio con Xiaomi Mi Mix, azienda che vende molti prodotti validi a prezzi accessibili ma che purtroppo non è presente in Europa.

Nota: questo articolo è un editoriale e, in quanto tale, rispecchia l’opinione di chi scrive senza voler assumere carattere di notizia oggettiva o di cronaca dei fatti. Esso è un articolo in cui vengono esposte le opinioni personali dello scrivente e, in quanto tale, non è oggettivo e può essere contrario all’opinione di chi legge. Invitiamo tutti i lettori a commentare tramite gli appositi strumenti mantenendo il rispetto del pensiero altrui.