Lasciatemelo dire: io l’avevo detto. E avevo ragione. Non è mia intenzione autocelebrarmi e perdermi in un monologo tanto narcisistico ed egocentrico quanto inutile. Voglio solo mettere il proverbiale puntino sulla i, perchè sono stato attaccato da più parti quando in realtà avevo espresso una posizione rivelatasi poi veritiera con l’annuncio di Windows Phone 8.

Il segnale di una frammentazione da parte di Microsoft del suo ecosistema Windows Phone era partito quando era stata rilasciata la build per il Nokia Lumia 610: contrariamente a tutti gli altri produttori, Nokia ha voluto scendere molto con la fascia di prezzo e ha creato un dispositivo con appena 256MB di RAM, ovvero esattamente metà di quanto normalmente consentito sui Windows Phone (512MB). Cosa significa questo? Se io penso un sistema operativo avendo in mente una piattaforma con un certo quantitativo di RAM, farò in modo da far operare il sistema in un certo modo – ovvero lascerò a disposizione delle applicazioni una certa quantità di RAM, avrò un certo spazio di swap, una certa gestione della memoria virtuale e così via. Nel momento in cui dimezzo la RAM, questo si rivela un castello di carte su un tavolo senza una gamba su una nave che naviga in un mare in tempesta. Ovvero, devo ripensare tutto.

Ed infatti Microsoft ha dovuto creare una versione apposita di Windows Phone per il Lumia 610, poichè una versione normale non avrebbe mai potuto funzionare. Ciò ha portato a dei compromessi in termini di multitasking, di applicazioni che possono girare e così via. Insomma: un Lumia 610 non è un Windows Phone come gli altri. E gli sviluppatori lo sanno, tanto che Rovio dovrà sfornare una versione apposita di Angry Birds e Microsoft dovrà ripensare la sua applicazione per Skype (che, contrariamente a quanto certi avevano affermato, è sviluppata da Microsoft). Questi sono solo alcuni esempi.

E qui arriva la nota dolente: Windows Phone è frammentato. E non siamo ancora arrivati alla parte più bella! Perchè Microsoft ha da sempre puntato il dito contro Android e contro Google affermando che Android ha un grosso problema con la frammentazione e che Google dovrebbe fare di tutto per evitarla mantenendo la compatibilità tra le versioni. Parole giustissime e sacrosante, che però presuppongono un comportamento diverso da parte di Microsoft. È pur sempre Microsoft, però, dunque non ha un comportamento diverso.

Con l’annuncio di Windows Phone 8 è stato annunciato non solo che gli attuali smartphone non saranno aggiornabili, ma che addirittura non potranno utilizzare le applicazioni per WP8. Insomma, frammentazione a mille. Se Microsoft fosse stata zitta e non avesse detto nulla sulla frammentazione allora non ci sarebbe nulla da dire. Il problema è che ha fatto una gran caciara, e ora fa la figura dell’idiota (com’è giusto che sia).

Ciò non toglie che sia WP7 che WP siano dei gran bei prodotti – e sul secondo ne sono convinto a priori senza mai averci messo mano, visto il predecessore. Come sempre, però, il problema è uno solo: è Microsoft. Ottimi prodotti, ma gestione più che pessima.

 

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