Manca ormai poco all’apertura ufficiale del CES. È già qualche giorno che il 2015 è iniziato, ma voglio dare uno sguardo indietro verso il 2014, un anno di scoperte e di novità sia nel mondo della tecnologia che a livello più personale – che è poi quello di cui finirò per parlare in questo editoriale. Mi piace pensare che condividere le proprie esperienze e raccontarle agli altri sia un buon modo per crescere insieme, anche e soprattutto per gli spunti che gli altri possono dare dopo esser stati resi partecipi delle proprie esperienze. La ricchezza più grande che abbiamo sono gli altri, dopotutto, anche se non sempre è una ricchezza facile da affrontare e gestire.

È inevitabile che vita privata e “lavoro” (notare le virgolette: spero che in futuro spariscano) si mischino e siano difficili da distinguere quando si fa qualcosa che piace, come accade a me con il “mestiere” di blogger. Come diceva Evan Blass, noto anche come @evleaks, nell’intervista con lui che pubblicammo qualche tempo fa, “quando lavoro e passione coincidono tendono ad assorbirti completamente” – ed è verissimo.

È per questo motivo che da Ottobre non mi occupo più di scrivere notizie, ma ho deciso in prima battuta di ritirarmi completamente dalla scrittura e, più avanti, di occuparmi di materie più gestibili (mi sto occupando dell’accessoristica e, in particolare, dell’audio da Novembre). Purtroppo non è semplice far convivere tutti gli aspetti della propria quotidianità e quando si nota che una cosa assorbe troppo tempo bisogna limitarla, dunque ho scelto di ridurre il mio impegno nel blog in favore dello studio universitario, nella speranza di poter tornare con più conoscenze e più tempo una volta che avrò in mano il tanto agognato pezzo di carta.

Ma questi sono aspetti, se vogliamo, marginali. Il 2014 è stato un anno imprevedibilmente ricco soprattutto sul lato umano. Gli incontri e i momenti positivi sono stati molteplici: tra quelli che ricordo con più piacere ci sono una cena con i ragazzi di LG Italia a Barcellona, durante il Mobile World Congress, durante la quale ho avuto occasione di parlare non solo con loro ma anche con altri blogger provenienti da tutta Italia e non solo – e da questa cena sono nate alcune amicizie che spero potranno continuare nel tempo e al di là dei “rapporti professionali”. Successivamente ci sono stati vari momenti di discussione positiva e costruttiva con più persone, soprattutto membri delle agenzie stampa: più di una volta, chiacchierando, sono saltati fuori discorsi su quanto sia difficile far convivere le esigenze di noi blogger e dei giornalisti con quanto le case produttrici danno (un esempio su tutti: un notissimo marchio aveva inviato all’agenzia stampa i campioni da mostrare durante l’evento di presentazione italiano solo due giorni prima dello stesso!), ma anche su come sia lavorare “dall’altra parte” e su quali siano pregi e difetti di questo mondo. Non sono mancate anche le discussioni con blogger di altri siti sul mondo del blogging italiano e non solo, con molti spunti positivi e una generale voglia di crescere insieme: sono state molteplici le collaborazioni “dietro le quinte” che hanno portato a rinsaldare i legami con altri blog.

Quello che ho imparato è che essere un blogger significa prima di tutto riuscire ad imparare quanto più possibile dalle persone che abbiamo intorno e riuscire ad apprezzare appieno il momento presente sia per trarne qualcosa che ci arricchisca come persone sia per riuscire a raccontare meglio il mondo che ci circonda – anche se a volte sembra che parliamo solo di cose fredde come smartphone e tablet, in realtà dietro ogni articolo e ad ogni recensione c’è qualcosa di estremamente umano come il rapporto con altre persone e una serie di momenti e di emozioni che contribuiscono a cambiare la nostra visione del mondo (spesso in meglio) e che sono elementi senza i quali non ci sarebbe possibile fare quello che facciamo.

Quello che ho imparato è che ciò che di più bello c’è nella vita è lo stare con le altre persone e confrontarsi con esse, anche se non sempre questo è facile o ci porta a stare bene. Può sembrare una cosa scontata o una serie di belle parole senza reale significato, ma credo davvero che questa sia una delle più grandi lezioni che si possano imparare nella vita e mi ritengo fortunato di aver cominciato ad uscire dalla caverna delle ombre [http://it.wikipedia.org/wiki/Mito_della_caverna] per avvicinarmi pian pianino alla luce che c’è fuori rappresentata da questa verità che, mi rendo conto, a malapena intuisco e riesco ad apprezzare.

Ecco quindi che alcuni degli incontri più belli che abbia fatto sono stati in occasione dell’IFA di Berlino, quando ho incontrato una splendida ragazza di un ufficio stampa con cui ho intrattenuto una bellissima corrispondenza proprio sul significato e sull’essenza di lavorare con le altre persone e di godere di questi rapporti interpersonali, e più avanti, ad esempio durante un aperitivo (sempre offerto da Acer) dove ho avuto modo di conoscere alcuni altri blogger e di avviare molte discussioni sulle esperienze personali che mi hanno davvero lasciato qualcosa dentro. Anche l’incontro con i ragazzi dell’ufficio stampa di CoPilot a Dicembre è stato davvero un momento bellissimo di confronto e di discussione non tanto sul piano più “professionale”, quanto più sul piano personale.

In tutto questo non sono mancati momenti di divertimento, come quando abbiamo corso sui kart insieme ai ragazzi di Acer (a inizio Dicembre e senza riscaldamento: alla fine avevo le mani a forma di volante…), oppure quando eravamo in quattro ventenni disperati a Berlino a cercare di riportare al meglio tutto il possibile dall’IFA tra corse in giro per la città e per la fiera e ricerche di posti dove mangiare dove ci fossero piatti che non contenessero carne. Anche in questo caso ho imparato qualcosa di importante: bisogna cogliere il momento, cercare di dare sempre il 100% e… muoversi in anticipo per non rischiare di perdere gli aerei.

Un ringraziamento va quindi a tutte le persone che hanno contribuito a rendere questo 2014 un anno che, nonostante le difficoltà e i problemi, è stato un bell’anno. Grazie anche ai ragazzi dello staff di TuttoAndroid, che continuano ad insegnarmi qualcosa di nuovo ogni giorno. Un ringraziamento soprattutto va a voi lettori, che continuate a supportarci e a rendere tutto questo meritevole d’essere vissuto.

Grazie.