Io so che Samsung ha capito. Io so che ha capito perchè ho assistito alla presentazione degli ultimi prodotti e ho visto come ha organizzato il lancio. Ho visto come ha cercato di tenere nascosto fino all’ultimo un prodotto che si preannuncia essere il prodotto tecnologico dell’anno. Ho visto, ho osservato, e ho tratto conclusioni. Che dicono che Samsung ha capito, finalmente.

Non si tratta di considerazioni filosofiche, di complessi concetti di marketing o di comunicazione aziendale, di promozione dei prodotti o di creazione degli stessi. Niente di tutto questo. Si tratta di gestione delle informazioni sul prodotto e del prodotto stessoprima, durante e dopo il lancio.

Samsung ha capito un fatto essenziale, estremamente semplice eppure raramente applicato che è schematizzabile in tre semplici regole:

  • bisogna tenere segreto il prodotto fino alla presentazione,
  • presentarlo con grandi eventi,
  • e lanciarlo sul mercato poco dopo questi.

Lasciarsi sfuggire notizie prima della presentazione e lanciare il prodotto magari mesi dopo il suo annuncio non può che essere deleterio: è inevitabile che in entrambi i casi vada a scemare totalmente l’elemento di curiosità e novità che è così fortemente legato al successo di un prodotto.

Se io conosco già un prodotto e ne seguo lo sviluppo è inevitabile che io sia meno curioso rispetto al prodotto stesso. Quando avviene l’annuncio ufficiale, quindi, è normale che l’utente non sia entusiasmato e non abbia quella che in ambito giovanile è detta “scimmia” a spingerlo ad acquistare il prodotto.

Lo stesso discorso è valido per la commercializzazione: se un prodotto viene lanciato troppo oltre l’annuncio perde inevitabilmente di interesse, visto che nel frattempo escono altri prodotti in competizione e si può essere tentati dalla concorrenza, optando quindi per altri dispositivi.

La presentazione deve avvenire in grande stile e con eventi che siano particolari. Gli eventi stessi devono essere molto ben organizzati e memorabili, gli eventi stessi devono essere degli eventi per il mondo tecnologico.

Tenere segreto un prodotto fino al suo annuncio e cominciare la sua commercializzazione entro breve tempo è sinonimo di successo e Samsung l’ha capito bene. È sufficiente osservare come sono stati lanciati il Galaxy S III, il Galaxy Note II ed il Galaxy Note 10.1 per rendersi conto che Samsung applica alla lettera queste tre semplici regole d’oro – con grande profitto!

Parte del successo della società koreana è dovuto a questa strategia, oltre ad altri fattori. Ad esempio il supporto post-vendita, l’introduzione di funzionalità aggiuntive, il posizionamento e il trattamento dei prodotti in fasce premium, l’istituzione di un “club premium” per i possessori dei top di gamma, la presentazione di un nuovo modello per fascia all’anno (il Galaxy S II è stato presentato un anno dopo il Galaxy S, e così il Galaxy Note II con il Galaxy Note, ecc)… Tutto concorre a migliorare l’immagine e a rendere i prodotti ricercati e desiderati dagli utenti.

Tutto questo non è stato compreso per nulla da LG, ad esempio. L’Optimus Vu è stato annunciato a Febbraio, ma nemmeno è uscito sul mercato che già c’è l’Optimus Vu 2. L’Optimus G, invece, perde completamente di attrattiva: tutte le sue caratteristiche sono spiegate a mano a mano che viene sviluppato, estinguendo la curiosità degli utenti. Gli aggiornamenti sono costantemente in ritardo e nel limbo (chi ha detto “Optimus Dual”?). Insomma, un disastro completo – e basta sentire il parere degli utenti per rendersene conto.

Il PadFone di ASUS, invece, è un prodotto unico nel suo genere: anche se ASUS l’ha svelato un anno prima della sua commercializzazione non ha perso di interesse perchè è rimasto senza rivali. In questo caso ci si può permettere di ritardare e di “sgarrare”, ma bisogna in ogni caso essere molto attenti.

Questi sono solo alcuni elementi da prendere in considerazione in un discorso molto più ampio e molto più complesso, ma che aiutano a capire il successo di Samsung e l’insuccesso di tante altre compagnie.

Questo articolo non vuole essere un manuale di marketing, poichè non è questo il mio campo: è però una serie di riflessioni ed un’analisi che penso possano essere condivisibili e riscontrabili anche da altri. È importante però sapere la vostra opinione e cosa ne pensiate, dunque vi invito a scrivere il vostro parere nella discussione sul forum.

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