Non è affatto una provocazione quella che è stata scritta come frase di titolo dell’articolo, ma è la pura e semplice verità. Infatti, un ricercatore è riuscito nell’intento di creare un prototipo di display che incorpora al suo interno delle celle solari, le quali praticamente ricaricano il cellulare ogni qual volta si è in presenza di luce.

Questo prototipo è stato creato dal ricercatore Arman Ahnood, il quale ha sfruttato un display OLED per inserirgli delle celle in grado di catturare energia proveniente dalla luce esterna. Mentre oggi il display di un dispositivo consuma il 100% di tutta la luminosità che emette, il prototipo di Arman Ahnood permette di catturare la luce con un’efficienza che va dall’11% al 18%. Tutto questo si traduce in circa 5 milliwatt di potenza in più su un dispositivo avente un display da 3,7 pollici.

Facendo delle semplici proporzioni, un display delle dimensioni del Galaxy Nexus permetterebbe di recuperare circa 6,3 milliwatt, mentre uno delle dimensioni del GS2 circa 5,8 milliwatt. In termini di durata della batteria, si stima che su un display simile a quello del Galaxy Nexus, il recupero di energia possa essere pari a circa 1-2 ore di autonomia. Nulla di eccezionale per ora, il nuovo prototipo non fa ancora miracoli, ma se esso venisse sviluppato ulteriormente e finanziato come si deve, molto probabilmente potrà dare una mano pesante alla durata della batteria.

Sicuramente è un primo passo verso smartphone più evoluti tecnologicamente (non solo a livello di caratteristiche hardware) e che possono offrire più durata. Ricordiamo ancora che Samsung, proprio pochi giorni fa, ha annunciato che quest’anno inizierà a produrre smartphone che potranno offrire un’autonomia finalmente soddisfacente. E siamo sono all’inizio…

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