Il comparto fotografico è senza dubbio uno degli aspetti più rilevanti nel giudizio complessivo di uno smartphone, i principali brand lo sanno, e propongono sempre nuove soluzioni per cercare di migliorare la fotocamera dei propri modelli ma soprattutto per attirare sempre più potenziali acquirenti.

In verità, però, bene o male tutti sanno che la qualità fotografica di uno smartphone è la classica coperta troppo corta. Sussistono evidenti limitazioni di spazio e, senza tirare in ballo le performance di una qualunque reflex, i pochi millimetri che ospitano lenti e sensore non reggono il confronto lo spazio a disposizione nelle piccole compatte.

Se alcune case, come Sony, Samsung ed LG puntano sulla qualità dei componenti, altri brand si affidano a soluzioni software ingegnose. E’ il caso di Oppo, che sul Find7 ha pensato di aggiungere la possibilità di scattare foto a 50 Mega Pixel.

Se tra di voi c’è qualche appassionato di fotografia immagino che avrà storto il naso ma vi consiglio di non trarre conclusioni affrettate e di scorrere l’articolo per farvi un’idea più completa. Recentemente questa funzionalità è stata resa disponibile per OnePlus One, tramite un porting abbastanza completo che abbiamo deciso di testare a fondo. Al di là dello scatto a risoluzione aumentata, la fotocamera di Oppo è piuttosto completa e potrebbe effettivamente rivelarsi una valida alternativa alla camera stock di CyanogenOS. Scopriamola insieme.

Interfaccia ed usabilità

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L’usabilità delle due applicazioni è praticamente identica, l’interfaccia è ben fatta e funzionale. Entrambe si riescono a fruttare comodamente nel punta e scatta ma sono organizzate ottimamente anche per quanto riguarda le opzioni aggiuntive. Raggiungibili comodamente tramite swipe su CM 11s o tramite un riquadro di selezione sulla camera di ColorOS.

Funzionalità

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Non abbiamo molto da dire, le funzioni disponibili sono tante e variegate. Oppo camera ha il plus dei plugin indipendenti ma la maggior parte degli extra sono features che non utilizzerete quasi mai.

Qualità fotografica luce scarsa

In questa situazione le due fotocamere si comportano esattamente allo stesso modo. In una situazione difficile anche per le macchine fotografiche vere e proprie, è emerso un buon bilanciamento automatico del bianco, che restituisce colori reali ed in accordo con la temperatura cromatica tipica di una giornata invernale. Le foto scattate a piena risoluzione sono apprezzabili considerata la qualità della luce, anche il crop si dimostra più che sufficiente da entrambe le parti senza che vi siano differenze sostanziali.

Qualità fotografica con buona luce

Queste sono le condizioni “ideali” per scattare una fotografia di buona qualità con uno smartphone, tuttavia la luce è molto forte e poco amata dai fotografi perchè “dura”, a differenza della tonalità più morbida delle ore serali. Qui entrambe le applicazioni si comportano bene ma personalmente propendo per premiare la camera stock di CM11s. Rispetto alla camera di ColorOS, infatti, pesa meglio l’esposizione andando a valorizzare maggiormente le ombre e ad evitare la sovraesposizione delle zone più chiare. (vedi guancia del bambino o automobile in basso a sinistra).

Notturna

La prima coppia di foto (Palazzo Madama, Torino) è stata scattata senza alcuna stabilizzazione extra, mentre la seconda (Duomo, Torino) si avvale di un treppiede a cui è fissato OnePlus One tramite un apposito accessorio (Shulderpod). In entrambi i casi le immagini sono decisamente buone, sia Cyanogen che Oppo hanno compiuto un lavoro straordinario nel compensare la mancanza della stabilizzazione ottica di OPO. A differenza delle foto diurne, qui preferisco leggermente ColorOS, poichè restituisce colori più freddi e reali rispetto alla tendenza al giallo di CM11. Si tratta comunque di piccole impostazioni sul bilanciamento del bianco che è possibile modificare a proprio piacimento in maniera molto rapida. Sono rimasto piacevolmente stupito dalla profondità dei neri e dalla capacità (nella foto di Palazzo Madama) di bilanciare correttamente l’esposizione nonostante la presenza di numerose fonti di luce di disturbo. Qui OPO non teme rivali, proprio grazie al software che fa la differenza rispetto alla concorrenza nella gestione del rumore ad ISO alti.

Modalità HDR e Zoom digitale

Categorie Zoom e HDR accorpate perchè vedono prepotentemente un vincitore: ColorOS. Le immagini qui inserite, sono frutto di selezione su diversi scatti ripetuti e mostrano i campioni migliori, in questo senso ColorOS ha costantemente fornito prodotti migliori sia in HDR che con Zoom digitale al 100%. In particolare la modalità HDR di CM11S è molto disturbata, sovraesposta nelle parti con forte illuminazione, e inconsistente nelle zone ombreggiate. Per quanto riguarda lo zoom si noti come il crop di ColorOS sia decisamente più “pastoso”, frutto ovviamente di un’ottima elaborazione software dei singoli pixel. In questo caso direi un po’ deludente CM11S, mentre la fotocamera proprietaria di Oppo mantiene inalterato il livello di qualità apprezzato nelle altre situazioni di scatto.

Modalità HD Pictures (50MP)

Eccoci finalmente a parlare della modalità HD Pic, che scatta foto a 50MP (8160 x 6120). Prima di tutto vi consiglio di scaricare le foto ad alta risoluzione che trovate QUI, poichè per ovvie esigenze, i sample che vedete sopra sono stati salvati a bassa qualità con Photoshop per poter essere caricati. Nella stessa cartella troverete anche due progetti .psd per chi volesse compiere alcuni test con il software di Adobe sugli scatti HD).

I fotografi e/o appassionati si tolgano l’espressione perplessa che immagino abbiano in questo momento. Questi 50MP non sono reali. In effetti sarebbe quantomeno inverosimile che un sensore della grandezza di un unghia fosse capace di stipare tutti questi punti sulla sua superficie. Infatti, non è quello che accade. Personalmente sono stato il primo ad avanzare dubbi, ma informandomi sul funzionamento di questa tecnologia non posso far altro che togliermi il cappello e fare i complimenti a chi ha costruito questa features.

Lo smartphone scatterà ben 10 foto in rapida successione a massima risoluzione (13MP), quindi verranno selezionati i migliori scatti secondo un complesso algoritmo ed infine, in modo altrettanto complesso, verranno uniti per creare una foto con dimensioni 8160 x 6120 pixel. I vantaggi sono evidenti nel momento in cui andremo a “croppare” per estrarre porzioni della fotografia, ma anche quando scatteremo fotografie panoramiche oppure in notturna.

Il prezzo da pagare sono circa 10MB di peso in memoria per ogni foto da scattare, tempi di attesa di circa 3 secondi per l’elaborazione e l’utilizzo obbligato di un treppiede. Al di là della dimensioni, le immagini realizzate con questa modalità saranno decisamente dettagliate e con ottima resa cromatica, nonostante una gamma dinamica non molto estesa.

Per quanto riguarda i sample in galleria, notate la differenza di resa tra la foto scattata in notturna con treppiede e quella scattata all’imbrunire senza stabilizzazione. Notate anche la qualità sensazionale del crop sull’insegna posta sull’entrata del duomo.

Conclusioni

Con il nostro parere non vorremmo influenzare il vostro giudizio che, al contrario, vi invitiamo ad esprimere nei commenti, tuttavia da questa analisi emergono oggettivamente alcuni aspetti. Innanzitutto, la buonissima qualità di OPO nel comparto fotografico; l’ottimo lavoro svolto in maniera indipendente(?) da Oppo e Cyanogen nell’ottimizzare la propria applicazione fotocamera; la bontà della funzioni HD Pic di ColorOS e la necessità di ulteriori miglioramenti in modalità HDR e nello zoom digitale per l’applicazione di CM11S.

Per il momento la fotocamera di ColorOS rimane una buona alternativa alla camera stock, ma non può sostituirla in toto a causa di alcuni crash e alcuni problemi di messa a fuoco nei video. Bug che sono dovuti, ovviamente, al porting dell’applicazione ma non sono assolutamente intrinseci nella versione installata su Oppo Find 7. Su questo thread aperto sul nostro forum potrete scaricare l’applicazione principale e i vari plug-in necessari per attivare le varie funzioni aggiuntive. L’installazione avviene tramite file manager come per qualsiasi apk e NON sono necessari i diritti di root, l’ultima versione è compatibile anche con CM12.

Qui trovate  l’archivio con tutte le foto mostrate in questo articolo a massima risoluzione e con estensione originale, vi consigliamo di scaricarlo per avere un’idea più veritiera delle immagini.