Il celebre custom firmware Paranoid Android ed il suo team di sviluppatori hanno fatto molto parlare di sé ultimamente, grazie all’attesissimo rilascio del suo sistema Hover, una feature molto interessante che va ad integrare e migliorare in modo rilevante il sistema di notifiche su Android.

Abbiamo intervistato Carlo Savignano, membro italiano del team di sviluppo, chiedendogli di raccontarci la sua esperienza con PA e di fare il punto sullo sviluppo attuale e futuro della custom ROM.

Cogliamo l’occasione per consigliarvi la nostra video-recensione su PA e per ringraziare sentitamente Carlo, per la sua grande disponibilità ed attenzione nel rispondere alle nostre domande.

Intervista

I: In molti si chiedono chi stia dietro ai team di sviluppo delle ROM più famose e siamo piacevolmente stupiti nel vedere che anche l’Italia sa dare il suo contributo  importante al mondo del modding Android. Raccontaci di te e della tua esperienza di dev per PA.  Come sei entrato nel team? Di cosa ti occupi?

C: Entrai in contatto per la prima volta con uno dei co-fondatori del team esattamente un anno fa. Erano alla ricerca di qualcuno che prendesse le redini di uno dei precedenti Nexus (Galaxy Nexus al tempo) ed io avendo il device ed esperienza con esso mi unii al team. Da allora è iniziata la mia avventura paranoica :) Ad oggi sono uno tra gli attuali sviluppatori. Attualmente frequento la facoltà di Medicina e Chirurgia alla Sapienza di Roma, ergo un povero studente fuori sede.  

I: Parliamo di Paranoid Android. Con l’avvento di KitKat abbiamo assistito ad una vera rivoluzione della ROM. Come procedono i lavori e quali sono i vostri obiettivi a medio e lungo termine?

C: Con KitKat Google ha cambiato molte carte in tavola, dalla modalità immersiva fino all’addio dell’interfaccia tablet. Di conseguenza decidemmo di re-iniziare da capo, così da comprendere come Android fosse cambiato e regolarci di conseguenza. Ad oggi molti obiettivi sono stati raggiunti, altri sono “in progress”, ma siamo sempre più vicini ad abbandonare il tag BETA. Beh, è difficile parlare del futuro, basti dire che siamo ben volti ad affrontare le sfide che si presentano sul nostro cammino.

I: Con le ultime release abbiamo potuto apprezzare il nuovo Hover, erede del celebre Halo. La sensazione è quella di una feature che anticipa i tempi sulle future versioni di Android. Cosa ci puoi dire sul suo percorso di creazione, dall’idea alla effettiva implementazione nella ROM? Dove sta la sua forza innovativa?

Halo era un centro operativo completo per il controllo delle notifiche, ma era anche caratterizzato da una non semplice e pulita interfaccia, per quanto gli utenti si siano abituati ad esso. Hover va ad integrarsi meglio con il sistema, semplifica l’interazione con l’utente e quest’ultimo non ha bisogno di configurazioni varie per ridurne l’invasività (come era per Halo), semplicemente funziona. Per quanto riguarda il suo sviluppo, dall’idea stessa e partendo dalla prima “bozza”, abbiamo sottoposto il suo concept a varie revisioni su cosa effettivamente dovesse fare e come. Ci tengo a precisare che esso non rimpiazza Halo, Hover è solo un altro capitolo.

I: Dal nostro test è emersa una ROM davvero ottima, l’unico neo rimane l’autonomia un po’ al di sotto delle aspettative. Pensate di poter migliorare sotto questo punto di vista?

Beh l’autonomia è soggettiva, dipende da molti fattori, tra cui non ultimo che molte apps la condizionano ad insaputa dell’utente. Le nostre feature come appunto Hover, voltano già ad un risparmio della batteria (Hover non lavora in background a schermo spento per esempio, evitando inutile dispendio di risorse, Peek si attiva giusto quanto basta ecc.). Inoltre, conta anche l’uso di un kernel personalizzato che può influenzare in meglio o in peggio l’autonomia. Noi rimaniamo ancora sui kernel standard (stock) di Google per le nostre ROM, per ora.

I: Immaginiamo che la strada per diventare dev in un importante team come PA sia lunga ed impegnativa. Che consiglio ti sentiresti di dare ai nostri lettori appassionati di Modding e di tecnologia che vorrebbero seguire le tue orme?

C: Non esiste un consiglio a mio parere, se vi piace Android e volete farlo a modo vostro basta iniziare con anche qualcosa come cambiare i vari colori che caratterizzano Android, per poi passare da una cosa all’altra. E’ così che ho iniziato ed avevo scarse conoscenze in Java, ma volere è potere. Inoltre, esistono molti tutorial (dai vari sul Web, al portale “Università” di XDA). Cosa è necessario: conoscenza base di Java, testardaggine, pazienza, un buon PC ed avere l’umiltà di fare anche domande stupide a chi può aiutarti.