A quanto pare Sony ci tiene a far sentire la propria presenza in una sezione di mercato in cui Samsung ed LG la fanno da padrone in termini di display. In particolare, c’è da dire che Sony è stata la prima a sviluppare anni fa la tecnologia OLED con cui realizzare i suoi display, solo che riscosse molto poco successo visti i costi di produzione elevati che si riflettevano sui prezzi per i clienti finali, prezzi che non erano abbordabili quasi per nessuno.

Successivamente Samsung è riuscita ad abbassare sensibilmente i costi di produzione fino a riuscire ad equipaggiare i suoi dispositivi di maggior successo con display con tecnologia OLED a matrice attiva (AMOLED). Adesso, invece, ci riprova Sony con la realizzazione di un pannello ultrasottile realizzato con un processo produttivo basato su un substrato di vetro, il quale non propone caratteristiche interessanti ma risulta essere un’unità flessibile, come si può osservare dalla foto.

 


 

Il display OLED Flessibile di Sony misura 9,9 pollici di diagonale ed ha una risoluzione di 960×540 pixel con una densità di soli 111 PPI. Non bisogna già essere indotti a trarre delle conclusioni affrettate sulla “bontà” delle caratteristiche di questo display, poichè lo sviluppo della nuova tecnologia è solo agli inizi e sicuramente col tempo si arriverà a risoluzioni decisamente più alte con un numero di PPI molto più soddisfacente.

Quali sono i campi di applicazione in cui Sony potrebbe utilizzare i suoi nuovi display flessibili di queste dimensioni? Sicuramente i tablet, vista la diagonale da 9,9 pollici e lo spessore ridottissimo (0,228 millimetri cioè quasi 1/4 di millimetro). Oltre ai contrasti elevati e ai neri profondi, sappiamo che i pannelli AMOLED sono anche più efficienti sotto il profilo del consumi, dunque non possiamo che essere ottimisti anche sullo sviluppo dei suddetti pannelli OLED Flessibili. Speriamo di vedere quanto prima un dispositivo che monta tale tipologia di display.

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