Quando parliamo di costi di produzione, spesso e purtroppo, idealizziamo una situazione al cui cospetto sembra un regime dittatoriale: non è così. Nella vendita finale dei prodotti per un’azienda, specie se multinazionale, incidono una quantità di fattori non indifferenti. In questo approfondimento, che vuole essere prima di tutto teorico, vedremo in dettaglio il costo di produzione di Galaxy S4, di cui vi avevamo parlato poche ore addietro in questo nostro articolo, ma con illustrazione particolare dei costi di ogni componente elettronico di spicco nel terminale.

Innanzitutto cominciamo con il parlare, e poi escludere quindi dai discorsi prossimi, del costo della manodopera. Ogni Galaxy S4 prodotto da Samsung ha un costo di ben 8,5$ fra linee di produzione e operai addetti alle singole fasi del processo produttivo. Purtroppo il costo non è né scomposto né scomponibile nelle due componenti di forza lavoro umana o meccanica. Per questo preciso motivo andrò ad escludere questa voce limitandomi a dire che il costo non è affatto basso, ma sicuramente non elevato in ottica di un solo terminale: dovete ragionare in questi casi in ottica di svariate migliaia di dispositivi prodotti giornalmente su tre turni di lavoro da otto ore cadauno.

samsung s4

Analizziamo quella che è considerabile come distinta base economica: una distinta base in sé costituisce la lista esatta dei componenti in sequenza di assemblaggio ed in esatta quantità. Questa, con un profilo economico che possiamo vedere nell’immagine qui sopra, ha quindi il costo anche di ogni pezzo all’interno della linea di produzione. Come possiamo osservare, in termini prettamente di costo, il più espansivo è ovviamente il display ed il touch screen. Cosa importa? A mio avviso sarebbe bello poter avere il dettaglio del costo di ogni singolo telefono o tablet che sia. Anche una più modesta analisi come la mia potrebbe far capire quanto lavoro c’è realmente dietro al prodotto. I singoli costi delle singole componenti in sé giustificano parte dell’acquisto che andiamo a fare, ma c’è da fare notevole attenzione. Non possiamo assolutamente stimare il prezzo di vendita a partire soltanto da questi dati, non tengono conto infatti dell’esportazione (costi di trasporto e tasse internazionali), del mark up imposto dai rivenditori (il margine tra il costo dell’acquisto all’ingrosso e la vendita al dettaglio) e di tutti quei fattori che, come detto prima, concorrono alla costruzione del prezzo finale.

Purtroppo la stessa è molto limitata in termini di informazione, vuoi perché mancano componenti di tipo non elettronico, vuoi anche perché non sono descritte le fasi del processo produttivo. Scontato che la seconda sia assolutamente Top Secret e che non oserei mai pensare di metterci la mani sopra, ma un cosiddetto Work Flow (flusso di lavoro) sarebbe quanto mai stimolante.

Conclusione molto importante va fatta sul dettaglio del processore che emerge adesso molto chiaramente  con l’informazione legata che ne deriva. Ovvero quei Galaxy S4 predisposti alle reti HSPA avrano il processore Exynos 5 Octa mentre i device con supporto alle reti LTE quello Snapdragon 600. La lista è molto interessante, specie per chi è curioso come me di dati tecnici o, perché no, economici ma soprattutto evidenzia ancora una volta la leadership di Samsung nel mercato telefonico e di Qualcomm nella realizzazione dei processori per dispositivi mobili dello stesso settore.

Complimenti a Samsung e ben fatto Qualcomm!

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