Paul Eremenko, l’uomo a capo di Project Ara, è intervenuto sul palco della Linaro Connect USA ed ha svelato nuovi ed interessantissimi dettagli riguardanti il progetto di smartphone modulare portato avanti da Google.

Partiamo da un presupposto: Project Ara differirà da qualsiasi altro prodotto sul mercato per via della sua “modularità”. Al pari di un PC tradizionale, il device potrà essere smontato e i suoi componenti (denominati moduli) sostituiti in base alle esigenze dell’utente.

Android stock non offre nativamente la possibilità di sostituire l’hardware, ragion per cui i tecnici di Big G (in collaborazione con Linaro) stanno lavorando ad una versione modificata di Android L che supporterà non solo la sostituzione dei moduli ma anche il cosiddetto hot-swap. Di cosa si tratta? Per dirla con poche parole i componenti potranno essere collegati e scollegati anche mentre il sistema è avviato (ad eccezione del display e della CPU).

Molto probabilmente esisteranno anche altre limitazioni (sembra impossibile ad esempio che la RAM possa venir estratta mentre il dispositivo è acceso), tuttavia Eremenko ha citato solo il display e la CPU.

I moduli per Project Ara verranno venduti online attraverso un apposito store. Il lancio del primo dispositivo modulare è atteso durante il 2015 (forse addirittura nella prima metà dell’anno).

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