Documenti recentemente emersi nel corso della causa che vede contrapposti Oracle e Google mostrano come i rapporti tra Google e l’ormai scomparsa Sun Microsystems fossero molto più che pacifici e floridi. Prima dell’acquisizione nel Gennaio 2010 della seconda da parte di Oracle, Andy Rubin (tra i principali ideatori di Android) era in trattative con Sun per rendere Java open source in cambio di una parte dei proventi delle pubblicità di Google. L’idea era piaciuta a Sun, dato che sono documentate le intenzioni dell’azienda di Santa Clara di aiutare Mountain View nella creazione di un a versione open source del sistema operativo. Il pagamento da parte di Google, nel caso in cui la collaborazione fosse andata a buon fine, sarebbe stato tra i 25 e i 50 milioni di dollari escludendo la percentuale sulle pubblicità che la società pareva essere intenzionata a condividere con Sun. Le informazioni derivano direttamente da una serie di documenti interni, email e presentazioni che è recentemente stata resa pubblica dalla corte, nonostante i tentativi di Oracle di eliminare le prove.

Ciò che tuttavia emerge e che è realmente curioso, è che Google ha avviato il progetto Android per paura di Microsoft. Andy Rubin afferma ciò in una email attorno al 2005-2006:

È ritenuto credibile che se non si introduce nei prossimi anni una piattaforma open, allora Microsoft avrà in possesso tutta la piattaforma mobile programmabile: Palm sta morendo, RIM è buono a fare una cosa sola [il suo servizio di messaggistica, NdT], e mentre Symbian cresce in quote di mercato diventa sempre più una soluzione esclusiva di Nokia.

Una descrizione azzeccata della situazione mobile dell’epoca, totalmente diversa da quella attuale che pure ne è figlia. La chiusura di Symbian verso un sistema operativo Nokia-centrico è effettivamente avvenuta, con Sony Ericsson come ultimo produttore non-Nokia che ha smesso di produrre smartphone con tale sistema operativo lo scorso anno, mentre Palm è effettivamente morta e RIM è rimasta in piedi solo per la sua alta diffusione in ambito business e non certo per l’innovazione del suo brand e della sua piattaforma.

Se l’accordo tra Sun e Google fosse andato a buon fine, non è illecito pensare ad una ben differente situazione del mondo mobile: i brevetti utilizzati da Oracle contro Google sarebbero potuti essere utilizzati per difendersi e promuovere Android contro quelle realtà (Apple, Lodsys, Microsoft) che invece ne ostacolano lo sviluppo per paura o per mera avidità.

[Via intomobile.com]