Francisco Franco, autore del noto Franco Kernel, ha indagato sulle modifiche effettuate al kernel in Android 5.1 Lollipop e scoprendo che ci sono cambiamenti nella gestione del processore che portano a significativi miglioramenti – almeno su Nexus 6.

Google ha infatti fatto sì che il sistema utilizzi attivamente tutti e quattro i core simultaneamente, così che non ci siano più ritardi nel passaggio di un processo tra un core e l’altro. Questo migliora notevolmente le prestazioni percepite, proprio perché fa sì che il sistema sia più reattivo e “scattante”.

Il secondo punto su cui Google è intervenuta è la frequenza dei core del processore. I processi passano da un core all’altro quando vengono eseguiti ed è possibile che i core si trovino a frequenze diverse quando avviene il passaggio. Finora il kernel alzava manualmente la frequenza del core che riceveva il processo, con un dispendio di tempo e di energia notevole, mentre ora questo non avviene più – senza che questo abbia impatti sulle prestazioni ma con un notevole impatto sui consumi.

Ora arrivano, però, le note dolenti: sempre secondo Franco, infatti, questa modifica non verrà portata anche su Nexus 5 e altri dispositivi della gamma Nexus, che continueranno a soffrire dei problemi fin qui riscontrati in termini di prestazioni e consumi. É altamente probabile, però, che questi cambiamenti possano trovare spazio nei kernel modificati disponibili per tali dispositivi – come lo stesso Franco Kernel che integra già questi cambiamenti.

Via