L’attivazione della crittografia incide sulle prestazioni di uno smartphone e porta, ovviamente, ad un peggioramento delle prestazioni complessive. Vi abbiamo già parlato, nei giorni scorsi, dei peggioramenti rilevati su un Nexus 5. Se sui “vecchi” dispositivi il problema può essere risolto evitando di attivare la crittografia, la situazione cambia completamente su Nexus 6 e Nexus 9 dove la crittografia è abilitata di default e non è possibile disattivarla, se non flashando una nuova ROM.

Le molte review di Nexus 6 girate in rete in questi giorni non si sono mai concentrate sui benchmark della memoria interna perché l’applicazione utilizzata, Androbench, forniva risultati considerati non attendibili su Lollipop. Sono stati eseguiti dei nuovi test con ANDEBench Pro, che potete scaricare grazie al badge a fine articolo, che non dovrebbe avere quel genere di problemi. Il sito Anandtech è venuto in possesso di un Nexus 6 dotato di Android 5.0 Lollipop ufficiale con la crittografia disabilitata e i risultati emersi dai test confermano i timori di molti: la crittografia condiziona pesantemente le prestazioni della memoria eMMC di Nexus 6.

Sembra che il problema sia legato ad una mancata ottimizzazione dei driver della CPU da parte di Google. Il chipset Snapdragon 805 fornisce un supporto hardware alla crittografia AES e SHA ma Google non ha inserito i driver di Qualcomm, il cui codice è proprietario, all’interno dell’AOSP. Ecco perché le operazioni di decrittazione impegnano pesantemente la CPU, penalizzando le prestazioni. Resta da vedere se questo calo di prestazioni sarà percepibile dall’utilizzatore finale, visto l’esiguo numero di operazioni I/O pesanti che coinvolgono giornalmente uno smartphone. Questo potrebbe comprometterne l’acquisto?

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