Jean-Baptiste Quéru ha condiviso sul proprio profilo Google+ un post in cui commenta gli aggiornamenti OTA e la loro gestione da parte di Google. Molti, infatti, chiedono in continuazione quando l’aggiornamento sarà disponibile e perchè Big G sia così lenta a rilasciarli. Quéru ha ritenuto opportuno rispondere alle domande con la policy di Google per gli aggiornamenti.

Dalle parole di Quéru si capisce che per Google la priorità è rilasciare aggiornamenti funzionanti e funzionali procedendo con calma per non commettere errori ed evitare di rilasciare aggiornamenti che creano problemi agli utenti, secondo il vecchio adagio “chi va piano va sano e va lontano”.

Vi prego di non chiedere quando arriverà un qualunque [aggiornamento] OTA.
Ecco come funziona.
Gli OTA cominciano intenzionalmente molto lentamente, sia in termini di numeri che in termini di tempi. L’obiettivo per noi è di cercare di identificare problemi catastrofici che non avremmo potuto trovare nella fase di test. Queste cose possono succedere, purtroppo. Dal momento in cui una fase dell’OTA è avviata, servono almeno due giorni per mettere insieme abbastanza informazioni per prendere una decisione riguardo la prossima fase.
Fase per fase, l’OTA viene distribuito esponenzialmente a più e più persone, fino al punto in cui abbastanza persone lo stanno facendo girare per estrapolare anche problemi rari per tutta la popolazione, ed a quel punto il flusso va molto più veloce.
Il punto di andare fase per fase è esplicitamente per essere in grado di fermare il processo nel caso in cui qualcosa andasse storto, ed è per questo motivo che non ci possono proprio essere delle stime sui tempi.

Il motivo per cui i rilascia vvengono lentamente e a macchia di leopardo è, dunque, da ricercare nel fatto che Google preferisce andare più lentamente avendo la certezza che tutto vada bene. Una posizione condivisibile?

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