Come promesso, il Parlamento Europeo sta rendendo realtà i piani annunciati. È stato infatti annunciato un accordo per abbassare il tetto massimo dei costi di roaming per chiamate, SMS e dati. Anche se il Parlamento Europeo deve ancora approvare il disegno di legge, ci aspettiamo che in futuro fare chiamate, mandare SMS e navigare in Internet all’estero sia molto più economico di quanto lo sia ora.

Angelika Niebler, europarlamentare tedesca, ha dichiarato che “sono soddisfata che il Consiglio abbia approvato l’approccio del Parlamento di abbassare gli alti prezzi di chiamate, SMS e soprattutto traffico dati in roaming. I tetti dei prezzi proposti assicurano un margine sufficente tra prezzi all’ingrosso e per i clienti per assicurare un livello di competizione che permetterà a nuove realtà di entrare nel mercato.” Questo è, in sostanza, quello che è stato fatto: abbassare i prezzi per l’utente lasciando però margini sufficienti per permettere a nuovi player di mercato di affacciarsi sull’Europa.

Come vi avevamo riportato in un precedente articolo, dal primo Luglio i prezzi scenderanno dagli attuali 35 centesimi a 29 centesimi al minuto per le chiamate, da 10 centesimi a 9 per gli SMS e a 70 cent per il traffico dati (prezzo per singolo megabyte). Nel 2013 e nel 2014 i prezzi scenderanno ulteriormente, con i dati che passeranno a 45 centesimi nel 2013 e a 20 centesimi nel 2014, le chiamate che scenderanno a 19 cent nel 2014 e gli sms a 6 centesimi nello stesso anno. Questi prezzi sono più bassi di quelli praticati attualmente in Italia da tutti i maggiori operatori, che si vedranno costretti ad abbassare i propri tariffari con tutto vantaggio per noi utenti.

È da notare che al momento attuale non esiste un tetto massimo per il prezzo del traffico dati in roaming, dunque il tetto fissato dal Parlamento Europeo è una “prima volta” e pone sotto pressione gli operatori di tutto il Continente. Come fa notare Mike Disabato, vice presidente della divisione “network and telecom” di Gartner, la situazione europea è contraddittoria.

“Mobile roaming charges in the EU are artificially high. Given the fact that they are trying to treat the entire continent like a single country, I don’t understand why mobile roaming charges are so high between countries. We got rid of roaming charges a long time ago. It’s about time they go in Europe. It will take until the EU decides they are going to make it happen.”

“Le tariffe per il roaming nell’Unione Europea sono artificialmente alte. Visto il fatto che stanno cercando di trattare l’intero continente come un singolo Stato, non capisco perchè le tariffe di roaming siano così alte tra i diversi Stati. Ci siamo liberati [negli USA] delle tariffe di raoming molto tempo fa. È tempo che spariscano anche in Europa. Ci vorrà tanto tempo quanto la UE ci metterà per decidere che vogliono farlo accadere.”

Teoricamente, dunque, anche domani. Ma, come si sa, queste cose sono regolate da poteri economici e politici molto forti, quindi l’approccio “un po’ per volta” seguito dal Parlamento Europeo potrebbe non essere così sbagliato. Già Vodafone ha minacciato di tagliare gli investimenti, speriamo che le altre compagnie non seguano il (cattivo) esempio e che si rendano conto che anche loro possono guadagnare da questi cambiamenti.