Circa un anno fa, Jean-Baptiste Queru lasciava il suo posto in Google per approdare alla corte di Yahoo. Lo strascico di critiche che  l’ex-capo della technical board del progetto AOSP si portò dietro lasciando il suo ruolo ha forse trovato una soluzione oggi.

I binari di HTC Nexus 9 saranno allocati non più nella partizione system, ma nella partizione separata vendor e, seppure questa rivisitazione passerà inosservata ai più, darà maggior peso all’essenza stessa di Android, che farà un “passo in avanti” nella direzione dell’open source. Lo afferma lo stesso Queru con un post, vedendo i suoi sforzi ripagati dopo un anno.

La diversa gestione dei binari proprietari del tablet potrebbe inaugurare un nuovo standard, oppure restare una semplice eccezione; di sicuro, ciò non renderà più facile la vita agli sviluppatori ed i tempi di sviluppo resteranno gli stessi, ma non si andrà incontro a malfunzionamenti ed ostacoli, dovuti a contenziosi legali per uso non autorizzato di software proprietario.

La parola passa ai produttori e al loro modo di operare; in ogni caso, oggi il mondo open source conquista un’altra piccola posizione nello scacchiere di avvocati e software proprietari.

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