Quando si tratta di lavorazione dei metalli, l’industria siderurgica ha ormai anni di esperienza alle spalle. Applicarla nel settore della telefonia significa creare un telaio solido per lo smartphone in questione, ma anche leggero se si adotta come materiale l’alluminio. Leggero, economico, duttile ma anche tenace: sono queste le caratteristiche che rendono versatile il metallo in questione, adottato da Huawei per la realizzazione del telaio del nuovo smartphone.

Lavorazione che viene riassunta in un video promo che riprende le fasi salienti dei 116 passaggi manifatturieri che portano dal foglio di allumino al telaio finito. Eccolo qui di seguito, buona visione.

A partire dal foglio che viene “stampato” sagomandolo previa imbutitura, un pistone idraulico lo spinge dentro una matrice aperta: questo processo, impression die forging, avviene a “freddo” con temperature di circa 300°C (fine corsa del pistone, la pressione esercitata genera un’energia termica notevole, ma non tale da considerare il processo a caldo). Successivamente frese a controllo numerico effettuano un lavoro di pulizia e rifinitura. Saldature aggiuntive ad arco voltaico e poi il tocco finale con la fresa a laser.

Spettacolari i processi di produzione siderurgici in genere, ma la solidità mista alla leggerezza dell’alluminio conferiscono ad uno smartphone resistenza e durevolezza. Processi molto precisi come quelli a controllo numerico (in gergo CNC) esaltano la precisione, e la fresa al laser è il chirurgo specializzato di questa branca delle lavorazioni sui metalli.

Complimenti a Huawei per la realizzazione manifatturiera di questo smartphone.

[Via]