E’ stata la battaglia legale del secolo, alcuni affermano, e non possiamo che ribadire che si tratta assolutamente di un verdetto storico che, però, potrebbe essere modificato a fronte di ulteriori controlli da parte degli enti “addetti ai lavori”. Samsung vs Apple, come ben sappiamo, si è conclusa con la vittoria di Apple che dovrà ricevere da Samsung precisamente 1,049 miliardi di dollari, una cifra astronomica.

Sia Apple che Samsung naturalmente si erano espresse sul verdetto finale della giuria ma, un’azienda che non lo aveva ancora fatto, era Google, almeno fino ad oggi.

Google, infatti, per la prima volta espone il suo pensiero riguardo la decisione dei giudici ed afferma cose importanti tenendo un tono molto pacato. Ecco le dichiarazioni ufficiali di Google che abbiamo interamente riportato di seguito:

The court of appeals will review both infringement and the validity of the patent claims. Most of these don’t relate to the core Android operating system, and several are being re-examined by the US Patent Office. The mobile industry is moving fast and all players — including newcomers — are building upon ideas that have been around for decades. We work with our partners to give consumers innovative and affordable products, and we don’t want anything to limit that.

Traduzione:

La corte di appello rivedrà sia le infrazioni che le validità dei brevetti citati. Molti di questi brevetti non sono relativi al cuore del sistema operativo Android, e molti stanno per essere riesaminati dall’USPTO (ente americano che si occupa dei brevetti). L’industria del mobile si sta muovendo velocemente e tutti i giocatori (aziende che ne fanno parte) – inclusi i nuovi arrivati – arrivano a realizzare sulla base di idee che sono state utilizzate per decenni. Noi lavoriamo con i nostri partner per dare ai consumatori prodotti innovativi ed accessibili, e non vogliamo niente che limiti questo.

Pensieri forti esposti chiaramente. Tutto questo, in sostanza, non c’entra con Android (o c’entra molto poco), come dice Google, e noi naturalmente ci auguriamo che sia così. Il colosso di Mountain View, alla fine della sua dichiarazione, esprime un concetto molto importante che, se preso seriamente in considerazione dalla corte di appello, potrebbe ribaltare l’esito della sentenza, ovvero: “tutti i giocatori arrivano a realizzare sulla base di idee che sono state utilizzate per decenni”.

In effetti sembra assurdo che mai nessuno si sia accorto che i telefoni cellulari hanno da sempre avuto una forma rettangolare, fin dall’inizio con i primi Motorola, e che iOS (chiuso) ed Android (open source) sono due sistemi operativi concettualmente e realmente diversi.

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