Il Google Glass non smette di stupirci e, settimana dopo settimana, mese dopo mese, il suo software viene sempre più migliorato garantendo un’esperienza utente senza eguali. Sergey Brin, il co-fondatore di Google insieme a Larry Page, viene intervistato dal Wall Street Journal ed, in questa intervista, egli fornisce delle informazioni interessanti sulle capacità del Google Glass, facendoci immaginare che in futuro la “lente” Google potrebbe risultare indispensabile in determinati momenti.

Il Google Glass viene fatto indossare al giornalista che realizza l’intervista a Sergey Brin, e le parole che egli spende per il Google Glass dopo averlo utilizzato sono queste:

Dopo aver “giocato” per 10 minuti con l’occhiale – che la compagnia preferisce chiamare Google Glass in quanto non ha lenti – ho potuto costatare il suo potenziale a lungo termine. Il dispositivo si adatta bene. E’ stato facile scattare una foto e girare un video senza tirar fuori lo smartphone dalla tasca. E’ stato bello vedere le informazioni lì davanti al mio occhio destro, anche se erano un po’ disorientate. Continuavo a chiudere il mio occhio sinistro, e questo era un po’ scomodo.

Quello che non si è stati in grado di visualizzare è l’interfaccia utente (UI) di Google Maps studiata apposta per il Google Glass, ed anche l’interfaccia che consente di effettuare chiamate o inviare un messaggio. Questo perchè il software che c’è dietro è ancora molto acerbo ed ha bisogno di essere sviluppato al meglio. Per questo Google non rilascerà una versione beta del Glass almeno fino al prossimo anno.


Direttamente da Sergey Brin, inoltre, possiamo apprendere delle informazioni molto importanti sull’utilizzo quotidiano del Glass. Infatti, egli lo utilizza anche nella sua vita privata per scattare foto mentre gioca con i suoi figli, e la funzione che preferisce del Google Glass è lo scatto a tempo. Infatti, è possibile impostare il numero di secondi che intercorrono tra uno scatto e l’altro. Sergey Brin ha impostato questo tempo a 10 secondi, quindi il suo Glass scatta foto automaticamente ogni 10 secondi anche quando sta trascorrendo del tempo con i propri figli, senza dover interrompere il gioco per scattare foto con una fotocamera o uno smartphone.

Si tratta dunque di funzioni molto comode che nell’immediato futuro potranno cambiare radicalmente il modo di “interfacciarsi” con il mondo. Peccato però che il prezzo sia troppo elevato: $1500 equivalenti a €1200 circa.

Vi lasciamo infine al video dell’intervista realizzata dal Wall Street Journal a Sergey Brin.

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