Stop The Cyborgs è un gruppo formato da giovani laureati londinesi che sta attuando una campagna volta alla regolamentazione dell’utilizzo dei Google Glass. Secondo il gruppo, infatti, il Google Glass violerebbe la privacy, in quanto ognuno potrebbe ottenere informazioni su una qualsiasi altra persona o cosa intorno ad esso. Naturalmente questo scenario potrebbe realizzarsi nel momento in cui fossero tutti ad indossare il Glass.

Tale linea di pensiero portata avanti da Stop The Cyborgs fornisce uno spunto ulteriore per parlare di privacy: se solo pochi geek utilizzeranno il Glass, allora non ci sarà motivo per preoccuparsi; al contrario, vi sarà un enorme problema di privacy se il Glass sarà utilizzato dalla maggior parte delle persone. Negli ultimi anni il concetto di privacy è andato via via mutando sotto i nostri stessi occhi, ma quello che il Glass potrebbe offrire andrebbe oltre l’immaginario collettivo.

La tecnologia utilizzata, infatti, è delle più innovative finora viste, ma le applicazioni possono essere le più varie. A tal proposito sono stati ideati anche dei particolari loghi di “divieto” nell’utilizzo dei Glass che chissà se verranno mai utilizzati dai negozianti o da chiunque abbia un’attività pubblica o privata, in quanto con l’occhiale intelligente made in Google si potranno effettuare foto e video senza neanche muovere un dito.

Per scattare foto o girare video o, in generale, per comunicare con il Glass, sarà però necessario comunicare con esso almeno vocalmente, per cui il loro utilizzo non sarebbe nascosto a chi sta di fronte. Certo è, però, che l’utilizzo andrebbe regolamentato, per evitare che si creino delle situazioni spiacevoli.

D’altro canto, il Google Glass potrebbe essere utile nei problemi della vita quotidiana, come ad esempio quelli legati alla giustizia, al servizio sociale ed altro. Sicuramente si tratta di una tecnologia che con il corso degli anni si evolverà e conoscerà sempre nuovi traguardi, per cui vedremo in che modo sarà regolamentato l’utilizzo del Glass nel sociale.

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