Google Chrome per Android, dopo aver ricevuto l’ultimo aggiornamento qualche giorno fa, torna al centro dell’attenzione in quanto, proprio grazie all’ultimo update, al suo codice interno sono state aggiunte delle particolari linee di codice che andranno a mettergli il “turbo” grazie a futuri aggiornamenti.

Google, infatti, starebbe valutando l’opzione di far passare i contenuti delle pagine richieste dall’utente attraverso un particolare server remoto che prende il nome di SPDY proxy server. Questo dovrebbe migliorare la velocità di caricamento dei contenuti delle pagine web, un po’ come avviene con i browser Opera, Skyfire o anche con altri.

Sotto copertura Wi-Fi la differenza risulterebbe comunque minima in quanto la velocità della connessione sarebbe elevata. Quello che cambierebbe, però, sarebbe la velocità sotto copertura 3G anche con scarsa ricezione del segnale di rete, poichè il proxy server SPDY andrebbe a ridurre la larghezza di banda consumata dal nostro smartphone e quindi a ridurre la dimensione dei contenuti web, in modo da velocizzare parecchio il caricamento delle pagine.

Le linee di codice che sono state aggiunte a Google Chrome per Android e che testimoniano la volontà da parte di Google di implementare questo genere di meccanismo sono state scoperte dallo sviluppatore francese François Beaufort, ed è possibile implementare in via del tutto sperimentale il proxy SPDY collegando il proprio dispositivo al PC con SDK installato, aprendo il terminale (prompt dei comandi) e digitando:

adb shell ‘echo “chrome –enable-spdy-proxy-auth” > /data/local/tmp/content-shell-command-line’

Se invece non siete frettolosi e non volete seguire queste procedure (come consigliamo a tutti coloro i quali non le abbiano già masticate altre volte), allora dovrete attendere il rilascio del “turbo” per Google Chrome.

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