Google, dopo aver migliorato notevolmente il suo sistema operativo Android in questi ultimi anni, ha deciso di apportare ulteriori migliorie per quanto riguarda il SDK. Dopo ciò che è successo a Settembre con Acer  e il nuovo sistema operativo di Alibaba, cioè Acer supporterà questo nuovo sistema operativo cinese basato su Android nel quale potranno girare le applicazione presenti nel Play Store ma che purtroppo non permette di far girare le sue App sugli altri prodotti Android, Google è voluta correre ai ripari e ha deciso di tutelarsi e tutelarsi da questa possibile frammentazione cambiando i termini e le condizioni dell’Android Software Development Kit (SDK).

Questa modifica fa sì che Google abbia tutti i diritti di proprietà intellettuale e delle licenze, le quali possono essere sfruttate dagli sviluppatori utilizzando SDK solamente se si sviluppa per la piattaforma Android poichè lo sviluppatore non deve creare alcuna frammentazione. Per chi volesse questa parte è presente nella sezione 3.4 dei termini e condizioni per lo sviluppatore. Altra sezione importante la possiamo trovare nel punto 3.3 che amplia il concetto espresso sopra aggiungendo che l’SDK può essere solamente presente nel Personal Computer e non può essere trasferito da nessun’altra parte, per esempio su smartphone. Google tiene presente che il codice sorgente pubblicato tramite SDK non può essere maneggiato o copiato in alcuno modo tranne per due eccezioni: per il backup o per alcuni casi stabiliti dalle licenze di terze parti.

Noi pensiamo che Google abbia voluto effettuare questi cambiamenti poichè essendo il suo ecosistema molto ampio e soprattutto Open Source, c’è il rischio che altre società possano crearsi, tramite gli SDK, un proprio sistema opererativo basato su Android come è successo per Alibaba, quindi Google andrebbe incontro ad una frammentazione del suo OS e per di più perderebbe quote di mercato a causa dei numerosi cloni nel mondo.

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