Fin dagli albori, Android ha conosciuto un solo smartphone della serie Nexus ogni anno. Si è partiti dal Nexus One, si è proseguiti per il Nexus S e per il Galaxy Nexus ed ora abbiamo l’attuale Nexus 4. Diciamoci la verità: la sorpresa dei dispositivi Google Edition ci ha lasciati un po’ di stucco, perché una cosa del genere proprio non ce l’aspettavamo da parte di Google. Tra l’altro, nel giro di meno di 2 settimane, hanno avuto conferma il Galaxy S4 Google Edition, l’HTC One Google Edition e, recentemente, anche il Sony Xperia Z Google Edition.

Che bisogno c’era, infatti, di lanciare dispositivi Google Edition quando è la stessa Google a realizzare IL dispositivo Google Edition per eccellenza ogni anno? La risposta a questa domanda non è del tutto scontata ma ha delle ragioni di fondo ben precise.

L’obiettivo di Google è quello di portare Internet in quelle regioni del mondo in cui non vi è ancora, come ad esempio in molte aree dell’Africa e dell’Asia. Per fare ciò, Google si sta avvalendo della collaborazione di alcune aziende locali di distribuzione di servizi wireless, in modo da dare la possibilità di navigare in Internet anche a quelle popolazioni che attualmente non lo hanno, il che porterebbe giovamenti sotto vari aspetti, come ad esempio l’istruzione.

A tal proposito, Eric Schmidt ha affermato che si stima che l’intero globo sia connesso ad Internet entro il 2020, il che ci sembra una stima abbastanza ottimistica se si pensa che bisogna mettere online forse ancora la metà dell’intero pianeta.

Detto questo, aggiungiamo anche il fatto che Google, con il suo Nexus 4, ha ripreso la politica adottata con il Nexus One, cioè niente dispositivi brandizzati dagli operatori. Ricordiamo, infatti, che del Galaxy Nexus e del Nexus S si conoscono più varianti, proprio perché essi sono stati commercializzati con diversi operatori telefonici. Se poi aggiungiamo anche il fatto che Google ha da poco lanciato negli USA il servizio di “spedizione nello stesso giorno dell’acquisto” dei suoi dispositivi dal Play Store, allora possiamo ben capire il perchè Google ha scelto di lavorare al fianco delle aziende per la realizzazione dei dispositivi Google Edition.

Google, infatti, vuole che il suo servizio di acquisti online cresca sempre di più e questo non è possibile se sono molte le voci negative riguardo la scelta di Mountain View di vendere sul Play Store solo dispositivi “unlocked” come il Nexus 4, cioè senza brand dell’operatore. Vendendo, invece, dispositivi Google Edition che sappiamo bene essere compatibili solo con le reti dei maggiori operatori telefonici statunitensi, Google conta di rientrare in possesso quella fetta di mercato e di quel consenso che probabilmente le consentirà di far crescere ulteriormente il suo Play Store. L’obiettivo, se non fosse chiaro, è raggiungere Amazon.

Rendere Internet disponibile a chi ancora non lo ha e, contemporaneamente, potenziare i servizi di spedizione dei propri dispositivi ed “accontentare” compagnie telefoniche ed utenti: è la ricetta perfetta per un grande successo. Questo ci suggerisce, quindi, che Google conta di lanciare il proprio servizio di acquisto dal Play Store in tutti i Paesi del mondo, per cui restiamo fiduciosi per un lancio anche in Italia in tempi non molto lunghi del Play Store Devices. Aspettiamoci, anche, molti altri dispositivi Google Edition.

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