Il Root ed il Jailbreak a volte vengono confusi. Spesso, infatti, si sente dire in giro che il Root su Android equivale al Jailbreak su iOS, ma questo non è proprio del tutto vero. C’è una differenza sostanziale tra i due tipi di hacking del sistema operativo, differenza che viene descritta di seguito. 

Il Jailbreak su iOS permette ai dispositivi Apple di poter avviare e scaricare applicazioni da Store diversi dall’App Store, come Cydia, che sono state vietate all’utilizzo da Apple. Si possono anche “sbloccare” delle funzionalità del sistema operativo che sono state bloccate da Apple. Il Jailbreak può appesantire il sistema operativo a causa di implementazioni da parte degli sviluppatori di nuove funzioni, in quanto, non essendo iOS un sistema operativo open source, non permette modifiche di basso livello (codice macchina), o almeno queste sono molto difficili da effettuare. Per poter ottenere il root, viene installato un nuovo kernel. Con il Jailbreak si possono installare temi ed estensioni che altrimenti non è possibile installare, ma non si può disinstallare COMPLETAMENTE il sistema operativo per intero e reinstallarlo daccapo, magari con qualche particolare tweak. Il Jailbreak, infine, permette di accedere al file system e va ad invalidare la garanzia di ogni iDevice.

 


 

Anche il Root su Android permette, oltre di installare applicazioni per le quali si richiedono i permessi di amministratore, di poter modificare il file system del sistema operativo. Android, però, a differenza di iOS, è un sistema operativo Open Source. Con il Root su Android si possono anche installare ROM diverse sullo stesso dispositivo, ovvero installare da zero (sostituire completamente) un nuovo sistema operativo Android modificato e migliorato tramite tweak ed altri hack. Solitamente con il Root ed una buona custom ROM, Android non si appesantisce ma si alleggerisce e diventa anche più stabile, oltre a subìre una serie di pesanti miglioramenti. Si può anche rimuovere COMPLETAMENTE l’interfaccia proprietaria presente sul proprio smartphone Android e sostituirla con quella di altri smartphone o con quella pura di Android, incluse anche le varie applicazioni proprietarie della casa produttrice.  Overclockare un dispositivo Android, installare custom ROM e kernel, con il Root su Android è possibile ma non è l’unica strada. Comunque è possibile! Sui dispositivi Android, il Root va ad invalidare la garanzia tranne che sui Nexus e sui dispositivi LG, gli unici a non perdere la garanzia in caso di Root.

Andare a modificare ed a smanettare con un sistema operativo open source (Android) è molto più semplice che con un sistema operativo non open source (iOS).

In fin dei conti, quindi, con il Jailbreak si possono solo sbloccare alcune funzioni di iOS bloccate da Apple, overclockare ed installare applicazioni di terze parti che sono state vietate da Apple. Il Root per Android, invece, permette di fare questo ed altro, come ad esempio andare a modificare pesantemente anche alcuni valori di sistema che sono legati al funzionamento di tutto l’hardware interno (non solo overclock per intenderci). Eccovi spiegata la differenza!

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