Non molto tempo fa, il ben noto sviluppatore Chainfire aveva messo tutti in guardia su possibili problemi che sarebbero potuti venire alla luce con la versione di Android successiva a quella attuale. In sostanza, Chainfire aveva individuato un codice all’interno di un commit che, se implementato, può impedire alle applicazioni che richiedono i permessi di root di funzionare correttamente. Tutti i dettagli a riguardo potete apprenderli al nostro articolo dedicato ma in sostanza non si tratta di un qualcosa di irreparabile.

Chainfire, infatti, aveva già avvertito che era possibile aggirare il problema del root tramite un workaround, cioè tramite uno dei possibili procedimenti alternativi che di solito gli sviluppatori utilizzano per risolvere determinati grattacapi. Così, a poco tempo dal suo “avvertimento”, Chainfire si mette all’opera e aggiorna la sua applicazione StickMount (che richiede i permessi di root) con quei workaround che dovrebbero consentirle di funzionare perfettamente anche nella prossima versione di Android, come dimostra il seguente screenshot:

Senza titolo

Chainfire chiama ‘Android 4.5‘ la prossima versione di Android ma è una denominazione del tutto fittizia che sta ad indicare semplicemente “prossima versione di Android“. Come Chainfire, crediamo che anche altri sviluppatori seguiranno il suo stesso esempio ed in poco tempo aggiorneranno le loro applicazioni che richiedono i permessi di root, in modo da “proteggersi” da un eventuale non funzionamento della loro app con la versione di Android che sarà rilasciata nel prossimo futuro.

Grazie a Marco Giannoccaro per la segnalazione.