Avevamo già avuto modo di parlare della causa tra Apple ed Amazon in merito alla liceità della brevettazione del termine “app store” e riguardo al significato del termine stesso. L’ultimo atto di questa tragedia della logica e del buon senso è stato servito dalla società con sede a Cupertino: Apple ha infatti richiesto nuovamente un’ingiunzione preliminare nei confronti di Amazon chiedendo che questa interrompa l’uso del nome. Questo il contenuto della richiesta:

“Amazon mischaracterizes Apple’s tarnishment claim. Apple has not asserted that the Android operating system is inferior. Rather, Apple has asserted that Amazon’s service is inferior and will tarnish Apple’s mark. […] Among other things, Amazon is making software available that bypasses security safeguards on Android, thereby increasing the potential harm of viruses and malware to customers’ Android devices.”

“Amazon interpreta erratamente la richiesta di Apple di riconoscere che il suo nome è stato infangato. Apple non ha dichiarato che il sistema operativo Android sia inferiore. Anzi, Apple ha asserito che il servizio di Amazon è inferiore e che macchierà la reputazione del marchio di Apple. […] Tra le altre cose, Amazon rende disponibile software che bypassa le misure di sicurezza di Android, incrementando il potenziale danno che virus e malware possono arrecare agli utenti dei dispositivi Android.”

Apple ritiene dunque che l’Amazon Appstore sia un problema per la sicurezza, e che ciò possa essere ricondotto al suo App Store con una conseguente pubblicità negativa. Viene notato anche che, mentre in iOS non esistono programmi sull’App Store per effettuare il jailbreak dei dispositivi (come se ce ne fosse bisogno!), sia sull’Android Market che sull’Amazon Appstore questi programmi sono anche ben diffusi, offrendo un fianco ai cracker ed agli sfruttamenti delle falle di sicurezza.

Anche se il ragionamento che Apple fa non è privo di aspetti intelligenti, sembra che questa volta gli argomenti usati scricchiolino come quando ci si arrampica sugli specchi.

[Via slashgear.com]