Il sito di news phandroid.com riporta un’interessante considerazione del padre di Android, Andy Rubin: parafrasando, la gente vuole comunicare attraverso il suo telefono, non con esso (in inglese: communicate through phone, not with it).

Dopo l’annuncio di iOS 5 con Siri da parte di Apple, molti si aspettavano che anche Google fornisse una funzionalità simile. Le aspettative dei fan di “Siri per Android” sono state deluse, poichè Google ha fatto una precisa scelta: come spiegato da Rubin alla conferenza AsiaD, “il telefono è uno strumento per comunicare, e uno non dovrebbe comunicare con il telefono ma comunicare con qualcun altro dall’altra parte del telefono”.

Il concetto è chiaro: in un momento storico in cui non è la comunicazione con altre persone ad essere al centro delle nostre vite (pensiamo al Web 2.0: Facebook, Twitter, Skype, i blog e Tutto Android) è proprio nel settore telefonico che si sta perdendo l’importanza della comunicazione. L’attenzione negli ultimi anni si è sempre più spostata sull’hardware e sui sistemi operativi, terreni di dibattito tipici del mondo PC e che hanno, in fondo, poco senso se utilizzati su dispositivi la cui funzione primaria era fino a qualche anno fa la semplice telefonata. L’evoluzione tecnologica è sempre buona, ma forse bisogna ricordare l’aspetto principale per cui è utilizzata: in questo caso, comunicare con altre persone. Per quanto Siri sia un ottimo prodotto, esso sostituisce le interazioni con esseri umani reali ed è, a parere di chi scrive, più un fatto di marketing che di reale utilità nell’utilizzo quotidiano degli smartphone da parte della persona media.