Le nuove versioni di Android, oltre a portare nuove funzionalità dovrebbero risolvere i problemi precedenti, ma ce n’è uno che affligge da tempo il robottino verde e che non viene mai completamente risolto. Stiamo parlando della latenza audio ovvero quel tempo che passa tra l’arrivo del segnale in ingresso e la sua uscita attraverso lo speaker.

Se nell’uso di tutti i giorni il problema è molto limitato e difficilmente percepibile, la cosa è molto fastidiosa per chi volesse utilizzare la piattaforma Android per delle produzioni audio in real time. Il cervello umano riesce a percepire un ritardo superiore ai 20 millisecondi, soglia oltre la quale il suono viene percepito come proveniente da due fonti diverse.

I migliori smartphone Android in commercio, Nexus 5 su tutti, non si avvicinano minimamente a questa soglia, fermandosi a 60-70 millisecondi. Samsung ha sviluppato la propria soluzione chiamata Professional Audio SDK in grado di lavorare a 10-15 ms di latenza, ma deve essere implementato in ogni app, rendendolo meno appetibile per gli sviluppatori.

Nervous Systems ha condotto un test utilizzando l’app SuperPowered per misurare la latenza audio su alcuni degli smartphone più diffusi, comparando i risultati ottenuti da Android 4 e Android 5. I miglioramenti apportati da Lollipop sono evidenti ma in molti terminali la latenza è ancora a livelli imbarazzanti, oltre i 300 millisecondi. Per avere un’idea del problema di Android basti pensare che i prodotti Apple fanno registrare tempi di latenza inferiori ai 10 millisecondi.

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Attualmente non ci sono soluzioni applicabili in grado di risolvere il problema per cui bisogna aspettare e sperare che Google riesca finalmente a trovare una soluzione definitiva al problema.