Android 5.0? No, Android 4.1. La prossima versione di Android sarà la 4.1, e avrà il già noto nome in codice Jelly Bean. Google ha sfruttato il palcoscenico del Google I/O per rivelare la nuova versione del suo sistema operativo mobile e ha presentato alcune innovazioni davvero gustose.

Android 4.1 Jelly Bean sarà rilasciato sotto forma di codice sorgente a metà Luglio, e contestualmente il Galaxy Nexus, il Nexus S e il Motorola XOOM riceveranno l’aggiornamento via OTA. Una mossa non particolarmente furba, se pensiamo che Ice Cream Sandwich deve ancora essere portato su moltissimi dispositivi, ma evidentemente Google aveva ragioni forti per fare questo passo.

Una delle più grandi lamentele nei confronti di Android è sempre stata riguardo la lentezza dell’interfaccia grafica. Project Butter va a concentrarsi proprio su questo e cerca di portare una UI fluida, veloce e reattiva anche su Android. Già con Ice Cream Sandwich sono stati compiuti passi avanti notevoli, ma Jelly Bean dovrebbe mettere finalmente una pietra sopra questo tipo di lamentela. Il modo in cui questo cambiamento è ottenuto passa per il cosiddetto triple buffering nella pipeline grafica. In questo modo è possibile ottenere prestazioni superiori ed una maggiore fluidità. Google ha mostrato un video in cui due Galaxy Nexus affiancati, uno con ICS e l’altro con JB, sono stati ripresi con una videocamera professionale a 120/150/200fps per mostrare le differenze anche al rallentatore: la superiorità di Jelly Bean è evidente.

Un altro cambiamento è nella home screen: i widget ora sono ridimensionabili automaticamente, così che quando vengono inseriti in una schermata in cui non c’è abbastanza spazio vengono ridimensionati e posizionati nel punto migliore; inoltre è possibile eliminare elementi dalla home semplicemente proiettandoli verso l’alto.

Anche le applicazioni Fotocamera e Galleria hanno subito modifiche: la fotocamera ora non solo scatta foto molto velocemente, come già succede in Ice Cream Sandwich, ma permette anche di mostrarle velocemente. È infatti questione di pochi attimi perché una foto appena scattata sia visibile nella galleria. Da lì è possibile condividerla, eliminarla, modificarla a piacimento senza dover attendere lunghi caricamenti e potendo tornare in un attimo alla fotocamera, semplicemente scorrendo le foto già scattate per arrivare alla fotocamera.

Con Jelly Bean arriva anche la criptazione delle applicazioni: ogni applicazione avrà al suo interno una chiave univoca associata ad un solo dispositivo, per cui la pirateria sarà molto più complessa da portare avanti – sarà fondamentalmente impossibile.

Gli aggiornamenti cambieranno grazie agli Smart APK: tramite questo meccanismo sarà possibile aggiornare solo quella parte dell’applicazione che effettivamente è cambiata, senza dover sprecare banda per scaricare informazioni che sono rimaste invariate. Una mossa intelligente, soprattutto quando pensiamo alle dimensioni in ballo, ad esempio, con i giochi. Questa funzionalità dovrebbe essere disponibile a tutti i dispositivi con Android 2.3 Gingerbread e superiori.

Anche le notifiche sono state migliorate, ed ora comprendono alcune azioni veloci che è possibile effettuare. GMail mostra anteprime dei messaggi, il calendario dà la possibilità di mandare una mail ai partecipanti ad una riunione, Google+ permette di fare +1 o di condividere un’immagine senza aprire l’applicazione. Le notifiche su Jelly Bean sono personalizzabili, espandibili e riducibili.

Google Now è una delle grandi sorprese: come una sorta di segretaria personale a cui chiedere tutto – ma veramente tutto – quello di cui si ha bisogno, Google Now è un assistente virtuale nel vero senso del termine. Vuoi sapere come raggiungere l’appuntamento, o tra quanto parte il volo per New York, o se c’è traffico lungo la strada, o se l’autobus è in ritardo? Google Now può dirtelo e consigliarti di conseguenza. Niente più panico, grazie a Google Now: finalmente un assistente virtuale utile!

Ora le cose si fanno serie. Google ha presentato due “killer features” veramente incredibili. La prima è la ricerca vocale migliorata. Sarà sufficiente fare domande in linguaggio naturale per ottenere le informazioni desiderate. Domande come “quando è stato il Google I/O del 2011?”, “quanto vive una tartaruga delle Galapagos?”, “quanto era lungo un Mamenchisaurus?” ora ricevono risposta immediata ed in linguaggio naturale.

L’ultima, grande funzionalità di Android 4.1 Jelly Bean è Offline Voice Typing, ovvero la possibilità di immettere testo con la propria voce senza richiedere una connessione ad Internet. Il servizio verrà lanciato dapprima in inglese, con altri linguaggi (tra cui l’italiano, speriamo) a seguire dopo breve.

Cosa ne pensate? Di carne al fuoco ce n’è molta, forse troppa. Lasciateci un commento per farci sapere la vostra opinione su questa nuova versione di Android!