Michael Peeters, direttore tecnico della divisione wireless presso Alcatel-Lucent, ha espresso un pensiero che tutti noi persone comuni pensiamo già da qualche tempo: parlare di 5G è ridicolo e non ha alcun senso in questo momento.

Molti dicono – giustamente – che ha appena cominciato a diffondersi il 4G, con alcune zone (anche e, forse, soprattutto in Italia) che non sono ancora nemmeno coperte appieno dalle reti 3G, e già si comincia a parlare della prossima generazione di reti cellulari. Questo ha chiaramente poco senso, sia dal punto di vista logico sia dal punto di vista tecnico, che è quello più importante.

Di fatto, cosa rende una tecnologia di tipo 5G? Come si fa a dire che si sta sviluppando una tecnologia per la prossima generazione, quando non è stato definito nessuno standard né ci si è cominciati ad accordare su quali saranno le novità del 5G? Peeters fare notare che:

  • il 5G non porterà significativamente più capacità o banda passante;
  • il 5G dovrà avere un’archiettura di rete aperta e trasparente;
  • le tecnologie 5G non saranno impiegate fino a che le aziende non si prepareranno ad usare le tecnologie “4.5G”, che coinvolgono le small cells in grado di distribuire meglio il carico in aree congestionate;
  • non ci sarà nessun miglioramento significativo delle tecnologie fino almeno al 2022-2023;
  • gli operatori dovranno cominciare ad utilizzare LTE nelle bande senza licenza, come quelle usate dal WiFi, per aumentare la capacità delle reti.

Parlare di 5G ora è come parlare di console di nona o decima generazione quando è appena stata immessa in commercio l’ottava. Che senso ha, considerando che bisogna ancora portare al suo pieno sviluppo la tecnologia attuale e che bisogna sedersi ad un tavolo per decidere quali saranno le caratteristiche della prossima generazione?

Il problema è che, come fa notare Peeters, molte aziende hanno proprietà intellettuali, tecnologie, brevetti e quant’altro che vorrebbero vedere inclusi nel novero delle tecnologie 5G per recuperare i fondi spesi in ricerca e sviluppo. Ma non si può inserire tutto nel 5G, da velocità prossime al gigabit al M2M (machine-to-machine) alle tecnologie millimiter-wave, dunque qualcuno dovrà rimanere deluso.

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