In questi giorni, Adobe sta rilasciando numerosi aggiornamenti per i suoi prodotti. Tra questi spunta anche Reader, l’applicazione per leggere file pdf. C’è stato un piccolo moto di protesta per i cambiamenti introdotti in questa versione: è stato infatti aggiunto tra i permessi l’accesso alle mail e a GMail, cosa che ha scatenato numerosissime proteste di invasione della privacy e soliti “complottismi”. Tuttavia, questo aggiornamento è totalmente innocuo per la nostra privacy e, anzi, va a colmare una mancanza strutturale di Android.

Se andiamo ad analizzare il sistema di gestione dei permessi di Android, notiamo che ogni qualvolta andiamo ad installare un’applicazione sul nostro telefono/tablet ci vengono elencati tutti i permessi che l’applicazione chiede per funzionare o per fornire delle funzioni. Ovviamente, se un widget orologio ci chiede di effettuare chiamate telefoniche c’è qualcosa che non va… In questo caso, però, l’unico permesso che viene richiesto dall’applicazione è l’accesso in lettura alle mail: non viene chiesto l’accesso a Internet, nè alcun altro permesso. Questo significa che Adobe Reader sarà in grado di andare a leggere solo ed esclusivamente le email dalle applicazioni Gmail ed Email, ovvero che andrà solamente a leggere gli allegati di quelle mail che abbiamo scaricato in locale, non invierà informazioni a nessuno e non violerà la nostra privacy.