Il mercato è invaso da smartwatch di fattura varia e variegata, con i sistemi operativi più disparati e con prezzi che vanno da pochi Euro a diversi biglietti da cento. In tutto questo regnano sovrani per quantità gli smartwatch di produttori cinesi poco noti o, in alcuni casi, totalmente sconosciuti.

In questo maremagnum è facile perdere la bussola: vale la pena acquistare uno di questi dispositivi? Questa è la domanda che mi sono posto quando GearBest mi ha inviato lo Zeblaze Crystal, uno smartwatch da 60€ circa con un design azzeccato ma con funzionalità piuttosto ristrette, e che mi ha accompagnato durante tutto il periodo di prova. Ho affrontato questo smartwatch con sguardo particolarmente critico e il risultato è che, come sempre, tutto dipende da ciò che si vuole. Questa recensione parlerà del Zeblaze Crystal, ma vuole essere un po’ un riassunto della scena degli smartwatch cinesi dal basso prezzo dato che il Crystal ne è un buon rappresentante.

Caratteristiche e design

Zeblaze Crystal è un compromesso sotto più di un profilo, in primis per quanto riguarda le specifiche tecniche. Anche se queste non sono poi rilevanti in senso assoluto, poiché ciò che conta di più è l’esperienza utente, di certo acquistano rilevanza quando sono estremamente ristrette ed impediscono un uso più ampio del dispositivo. Se il processore MediaTek MT2502C operante a 40MHz è potente a sufficienza da gestire il sistema e la memoria RAM da 128MB basta per le poche app presenti (e non aumentabili, come vedremo nella sezione dedicata al software), la memoria interna da 32MB diventa davvero stretta.

Zeblaze Crystal 2

Il design è sufficientemente originale, anche se appare vagamente simile a quello dello Zenwatch di ASUS. La cassa è rettangolare con gli angoli smussati e il vetro protettivo è leggermente curvo, come il lato inferiore. La cornice è in acciaio, mentre il resto della cassa è in plastica nera. Sul lato inferiore sono presenti quattro pin metallici per la ricarica (da effettuare con la dock inclusa nella confezione) e il sensore di battito cardiaco. L’unico tasto per interagire col dispositivo è posto sul lato destro, mentre sul lato opposto è presente un foro per altoparlante e microfono.

Zeblaze Crystal 3

Il cinturino è in pelle di qualità discreta per un prodotto dal prezzo così basso; appare resistente ed è comodo da indossare grazie al fatto che si adatta molto bene alla forma del polso ed è ben regolabile riuscendo quindi a garantire una buona vestibilità e un buon comfort.

Zeblaze Crystal 4

Lo Zeblaze Crystal è resistente all’acqua grazie ad una certificazione IP65.

Un aspetto davvero interessante è la possibilità di usare lo smartwatch come un comodissimo vivavoce da polso durante la guida, grazie all’altoparlante integrato. Curioso il fatto che sia possibile farlo su un oggetto che costa 60€ di uno sconosciuto produttore cinese e non, invece, sui ben più blasonati smartwatch con Android Wear. Certo, sono presenti dei limiti: il volume non è elevato e bisogna essere in un ambiente abbastanza silenzioso, ma è già qualcosa.

Display

L’aspetto su cui l’azienda ha puntato di più è il display, ma purtroppo è anche l’elemento che lascia maggiori dubbi. Anche se la risoluzione è adeguata (240×240, 220ppi), il problema è la resa dei colori: i neri sono grigi nemmeno troppo scuri, e il resto dei colori è a malapena sufficiente; le bellissime immagini che potete vedere online sono, purtroppo, decisamente lontane dalla realtà. La luminosità è sufficientemente buona anche se il Sole diretto di Luglio non è certamente l’ideale per la leggibilità.

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Batteria

La batteria integrata ha una capacità di 280mAh e riesce a garantire una durata di circa tre-quattro giorni a patto di non utilizzare i gesti per l’attivazione dello smartwatch, nel qual caso l’autonomia calerà drasticamente fino ad arrivare ad un solo giorno. Attivando il gesto per accendere lo schermo quando si muove il polso, ad esempio, lo schermo sarà quasi sempre acceso perché ogni movimento del polso verrà considerato come valido per l’attivazione a causa di una cattiva scrittura del software relativo.

Software

Il sistema operativo ha molte funzioni, purtroppo non espandibili; sono presenti:

  • accesso alla rubrica;
  • compositore telefonico;
  • registro chiamate;
  • messaggistica;
  • notifiche presenti sul telefono: viene semplicemente mostrata la notifica, ma non è possibile interagire con essa e sono presenti alcuni problemi come la gestione delle notifiche dei lettori musicali (che generano decine di notifiche);
  • trova il mio dispositivo, per far squillare lo smartphone cui il Crystal è collegato via Bluetooth;
  • sveglia;
  • calendario, utile solamente per visualizzare il calendario e non per gestire gli impegni;
  • musica Bluetooth, per controllare la riproduzione musicale sullo smartphone;
  • scatto remoto di foto;
  • gestione connessioni Bluetooth;
  • file manager: totalmente inutile visto che rimangono 3.4MB liberi sullo smartwatch;
  • pedometro: la precisione è un’altra cosa e, per di più, è da attivare manualmente;
  • monitor del sonno: anche in questo caso da attivare a mano e anche in questo caso con precisione molto ridotta;
  • gestore dei temi permette di cambiare le icone dell’interfaccia di sistema;
  • promemoria sedentarietà è per ricordare che si è fermi da molto tempo;
  • due rilevatori di battito cardiaco, uno per avere solo il numero di battiti, l’altro per avere anche un grafico in (quasi) tempo reale dei battiti del cuore; in entrambi i casi la precisione è abbastanza buona, ma i prodotti di marchi più blasonati (come l’Apple Watch citato dalla stessa Zeblaze) sono decisamente migliori sotto questo profilo;
  • registratore di suoni;
  • generatore di codice QR, per scaricare l’applicazione dedicata FunDo Wear;
  • cronometro;
  • calcolatrice;
  • impostazioni.

Nel complesso il software non è mal strutturato, ma le funzionalità sono molto elementari e poco convincenti nel loro insieme. Tutto sembra quasi lasciato a metà, senza delle reali funzionalità “smart”, e anche gli elementi più importanti come la gestione delle notifiche e del battito cardiaco sono poco curati. Nonostante sia uno smartwatch, non è possibile installare nuove app.

Lo stesso discorso si applica all’app per Android; FunDo Wear è sì in Material Design, ma è estremamente basilare e, per di più, alcune funzioni non sono disponibili (ad esempio la navigazione). L’unica ragione per cui si dovrebbe voler installare l’app è per ricevere le notifiche sullo smartwatch, ma non ci sono ulteriori motivazioni forti a sufficienza. Nel complesso l’app è deludente e non aggiunge niente all’esperienza dello smartwatch in sé.

In conclusione

Zeblaze Crystal è uno smartwatch interessante solo se lo si cala nel contesto dei suoi simili provenienti dalla Cina e considerando il prezzo. Come prodotto in sé è valido, pur avendo qualche difetto, ma ampliando il contesto al mercato degli smartwatch più in generale appare evidente che lo Zeblaze Crystal non può tenere testa ai marchi più rinomati (e più costosi), in primis perché il software non sembra definitivo.

Riprendendo il titolo, quindi, alla domanda “val la pena acquistare uno smartwatch cinese?” si può rispondere che sì, può valere la pena, ma bisogna aspettarsi comunque un livello qualitativo generale inferiore a quello dei concorrenti attivi nel mondo occidentale nella stessa proporzione del prezzo. Zeblaze Crystal è uno degli smartwatch cinesi più curati e che ha avuto una grande pubblicità e diffusione, ma rimane comunque un dispositivo per pochi che sanno accontentarsi. L’importante è questo: non ci si può aspettare di comprare qualcosa di meglio ad un prezzo che è una frazione degli smartwatch acquistabili in Occidente. Fatta questa premessa, Zeblaze Crystal è comunque uno smartwatch che vale un po’ più di quel che costa e che val la pena provare se siete appassionati di questo genere di dispositivi; basta non aspettarsi la Luna.

È possibile acquistare Zeblaze Crystal a poco più di 60€ su GearBest.com.