Xiaomi, da marchio produttore di soli smartphone, si sta allargando a produrre ogni genere di prodotto di elettronica di consumo – inclusi i prodotti del mondo audio, come le cuffie in-ear. Le Xiaomi Piston 2 sono la seconda generazione di auricolari in-ear creati dall’azienda cinese e si pongono sul mercato aggressivamente con un prezzo abbordabile e una buona qualità. Scopriamole nella nostra recensione.

Design & comfort

Le Xiaomi Piston 2, seconda generazione di cuffie del marchio cinese, hanno un design pressoché identico alla prima versione: l’auricolare in alluminio (nel nostro caso di colore argentato) ha forma cilindrica scanalata da tre linee, con una protuberanza in gomma semirigida da cui parte il cavo in plastica, anch’essa scanalata. Il resto del cavo è ricoperto di tessuto intrecciato, che ne aumenta la resistenza. Lo stesso design degli auricolari è ripetuto sul cilindro con microfono e controlli (riproduzione/gestione chiamate e volume), in cui i tasti sono posti sue due lati opposti.

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L’impressione è che la qualità costruttiva sia buona, ma non eccellente; sono soprattutto i cavi a non dare l’impressione di un prodotto di altissima qualità e a far sorgere qualche dubbio sulla durata effettiva del prodotto nel tempo.

Il comfort è una delle pecche di queste cuffie, che stancano facilmente l’orecchio dopo poco tempo. Il problema principale è la spigolosità delle cuffie, che irrita il padiglione e causa fastidio. Un design semisferico anziché cilindrico avrebbe alleviato grandemente questo problema.

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L’isolamento è di livello discreto: in ambienti relativamente tranquilli non avremo problemi ad escludere i rumori ambientali, ma in ambienti più rumorosi (es. treno, metropolitana) sentiremo nettamente i rumori all’esterno.

Nella confezione sono presenti tre coperture in gomma (di colore bianco nel nostro caso), di cui una «a gradini» che permette un migliore isolamento ed un maggiore comfort. È presente anche una clip in metallo per tenere fermo il cavo.

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Funzionalità

Il microfono integrato riesce a restituire una qualità appena accettabile della voce all’interlocutore durante le chiamate. I comandi non risultano compatibili con la maggior parte dei dispositivi Android, ad eccezione del tasto principale che riesce a gestire le chiamate e lo stato di riproduzione della musica.

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Audio

Le Xiaomi Piston 2 oggetto di questa prova hanno subito un rodaggio di circa 50 ore. Come sorgenti del suono sono stati impiegati uno ZTE Blade S6 e un Creative Sound Blaster E3 collegato ad un PC, mentre i file audio utilizzati per le prove sono di tipo FLAC (44.1kHz / 16 bit, qualità CD) e di tipo MP3 (320kbps).

Il suono delle Xiaomi Piston 2 appare abbastanza concentrato sui toni medio-alti, con un buon livello di dettaglio in tutta la gamma (con un picco negli alti, estremamente dettagliati) e con un equilibrio sufficiente per soddisfare tutti i gusti.

Non abbiamo a che fare con cuffie dal suono particolarmente frizzante o, all’opposto, carico di bassi; le Piston 2 sono abbastanza neutre e forniscono bassi a sufficienza equilibrando però la situazione con toni alti ben presenti e con un ruolo principale nella scena.

I bassi sono ben udibili e corposi, ma mai invadenti. Si tratta comunque di bassi sufficientemente rotondi, definiti e correttamente posizionati all’interno della scena sonora. I medi non sono né particolarmente vivaci né piatti, con un buon livello di dettaglio e un corretto posizionamento; la voce è piacevole ma non eccezionale. Gli alti riescono invece ad essere molto dettagliati senza però risultare taglienti.

La profondità della scena sonora non è elevatissima, ma è più che apprezzabile in cuffie di questa fascia di prezzo e riesce a restituire comunque una minima sensazione di profondità e spazialità del suono.

La risposta in frequenza apprezzabile è 30~16500Hz circa, anche se è difficile valutare oggettivamente la risposta con i bassi con cuffie di tipo in-ear dove tutto dipende dall’isolamento fornito dalle coperture in gomma. Il range dinamico non è particolarmente ampio e, nelle nostre prove, si ferma a circa 42 dBFS.

La bassa impedenza delle Xiaomi Piston 2 (16 Ω) fa sì che il volume del suono percepito sia elevato anche quando viene impostato su bassi livelli alla fonte e, inoltre, crea un certo fruscio con gli amplificatori per cuffie. Come nota a margine, non tutti gli amplificatori supportano queste cuffie in quanto l’impedenza di queste ultime è troppo bassa; il Creative Sound Blaster E5, per esempio, supporta cuffie a partire dai 32Ω.

Proviamo quindi le cuffie con la scaletta standard che trovate qui sopra.

  • Classica/sinfonica: per quanto ci sia una buona componente spaziale, il suono è abbastanza freddo – e questo potrebbe non essere un male in senso assoluto. Sono soprattutto i toni medio-alti a risentire di questo fatto (es. violini, fiati, ottoni).
  • Metal: notevole il dettaglio sia degli alti (piatti) che dei bassi (es. pedale della batteria); i primi sono molto dettagliati e netti, mentre i secondi sono ben udibili ma confinati e, quindi, fanno da complemento senza essere invadenti. Questo è particolarmente evidente in Progeny dei Celtic Frost. In generale il suono appare «potente» al punto giusto e questo è evidente – ad esempio – in Sairin Katatsubasa no Tenshi dalla colonna sonora di Final Fantasy VII: Advent Children.
  • Rock: le prestazioni sono ottime e riescono a garantire un ascolto piacevole. Smells Like Teens Spirit dei Nirvana è decisamente appagante, così come Born to be wild degli Steppenwolf e Black Dog dei Led Zeppelin. Piacevole, ma non eccezionale, la voce di Clare Torry in The Great Gig in the Sky dei Pink Floyd.
  • Trip-hop: i bassi definiti e corposi di queste cuffie riescono a garantire un ascolto di qualità anche di un genere che punta sui bassi come il trip-hop, anche se si notano i limiti dei toni bassi (come vedremo anche per l’elettronica).
  • Celtica/folk: nulla da rilevare per quanto riguarda la musica celtica: le Xiaomi Piston 2 si comportano bene su pressoché tutti i fronti.
  • Elettronica: è facile notare i limiti di queste cuffie nel riprodurre brani con bassi molto profondi (20~30 Hz), poiché in brani come Conditioned di Aes Dana si sente quasi un «taglio» quando la frequenza scende sotto i 30Hz. Nonostante questo, i bassi risultano comunque adeguati a questo genere sia in termini di volume che in termini di importanza nella scena.

In conclusione

Le Xiaomi Piston 2 sono cuffie dal costo estremamente contenuto in paragone alla qualità audio che offrono: si trovano online a circa 20€. Le loro prestazioni sono notevoli assolutamente, ma lo sono ancor di più quando si pensa che appartengono alla fascia di prezzo entry-level.

Con un suono abbastanza bilanciato e con dettagli molto ricchi, le Xiaomi Piston 2 sono sicuramente cuffie interessanti e fruibili per tutti – dall’ascoltatore casuale fino all’appassionato capace di accontentarsi. I nei sono piccoli e sono principalmente la bassa impedenza e il comfort, da non sottovalutare e da tenere in considerazione al momento dell’acquisto.

Potete acquistare le cuffie Xiaomi Piston 2 da BangGood.com a circa 19€.