Il mondo dei dispositivi indossabili, o wearable per usare un anglicismo, è sempre più in espansione e molta parte di questa viene dall’Oriente: sono ormai molte le aziende cinesi che si sono buttate in questo mercato e Leagoo, con il nome Lembird, è tra le ultime arrivate. Lembird Free è un connubio tra un orologio classico e un fitness tracker. Il design molto elegante, i materiali pregiati e l’impiego di un movimento di fabbricazione svizzera basteranno a renderlo un buon acquisto?

Caratteristiche e design

Il Lembird Free non assomiglia affatto ad un classico smartwatch: il quadrante è occupato da lancette vere, mosse da un movimento Ronda 751 fabbricato in Svizzera, e non è presente alcun elemento che può far pensare alla sua natura “smart” ad una prima occhiata. L’unico dettaglio insolito è una serie di cristalli Swarovski inseriti in corrispondenza di ogni ora: proprio tali cristalli servono per mostrare il progresso verso l’obiettivo di passi quotidiano, grazie a dei LED blu posti sotto di essi.

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Il design del quadrante è abbastanza classico e relativamente elegante, anche se proprio l’inserimento dei cristalli lo rende a mio parere un po’ pacchiano – ma qui, si sa, regna sovrano il gusto personale. Le lancette sono, purtroppo, in puro metallo e non si illuminano quindi durante le ore buie: non c’è un sistema comodo per leggere l’ora al buio.

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Il vetro, purtroppo, non ha subito alcun trattamento e infatti tende a sporcarsi abbastanza facilmente; questo fatto, insieme all’alta riflettività, fa sì che non sempre sia facile leggere l’ora.

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La costruzione sembra abbastanza robusta e l’orologio sembra sufficientemente solido e resistente. Non è perfettamente impermeabile ed infatti è certificato “solo” IP65: non è quindi possibile tenerlo in immersione per più di mezz’ora e a profondità superiori ad un metro, né è possibile nuotarci.

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La confezione include sia un cinturino in pelle di vitello italiana che un cinturino in metallo a maglia mesh/milanese per poter meglio rispondere alle preferenze degli utenti. Il cinturino in pelle è molto morbido sin dal primo utilizzo, mentre quello in metallo dà qualche piccolo problema perché talvolta pinza la pelle e strappa i peli delle braccia. Contestabile, a mio parere, la scelta di usare un cinturino in pelle chiara anche con la versione nera dell’orologio: lo stacco è molto – forse troppo – netto.

Il comfort è molto buono: l’orologio pesa 55g con il cinturino in pelle, mentre con il cinturino in metallo il peso è pari a 60g. Le dimensioni non sono eccessive seppur non contenute (la cassa ha un diametro di 43mm) e questo fa sì che il Lembird Free non sia né troppo grande né troppo pesante da portare, tanto che quasi ci si dimentica della sua presenza al polso.

Batteria & autonomia

Il produttore dichiara che la batteria durca circa 10/15 giorni; tale affermazione risponde alla realtà, ma durante le prove il Lembird Free non è mai andato oltre i 10 giorni pur con un uso abbastanza leggero. Con un uso più intenso è possibile che l’autonomia peggiori leggermente.

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La batteria non è rimovibile, ma è ricaricabile grazie alla piccola dock inclusa nella confezione. Tale dock è realizzata in alluminio e plastica ed ha uno spazio apposito per inserire l’orologio; purtroppo è grossa ed ingombrante (7.5 x 7.5 x 2.2 cm) e questo la rende poco adatta al trasporto. Si potevano pensare soluzioni migliori e più eleganti.

Da notare che l’orologio continua a funzionare anche se la parte “smart” è scarica, grazie ad una seconda batteria dedicata: in questo modo saremo sempre al corrente dell’ora.

Software

Purtroppo il punto dolente del Lembird Free è proprio il software, come spesso avviene per i prodotti cinesi. Hifit è scaricabile dal sito del produttore, anche se in maniera un po’ arzigogolata (il codice QR fornito sulla confezione non funziona): potete fare prima scaricandolo da questo link.

Il design è palesemente ripreso dalla versione iOS, a cui non sono state apportate modifiche particolari; il risultato è una curiosa chimera, che risulta fuori posto su Android e manca di appeal grafico.

Il rilevamento dei passi non è preciso e tende ad eccedere nella stima; spesso vengono rilevate diverse decine di passi per pochi passi e questo porta ad un conteggio eccessivo. Viceversa, non sono mai stato in grado di far funzionare il rilevamento del sonno: semplicemente non funziona.

Tra le impostazioni troviamo l’obiettivo di passi quotidiano, la distanza coperta dal singolo passo, il quantitativo di calorie assunto ogni giorno, la vibrazione per sveglia e notifiche (chiamate e messaggi) e l’impostazione del periodo di sonno ideale.

In conclusione

Per rispondere alla domanda iniziale, la risposta è – purtroppo – no. Lembird Free è valido come orologio, ma ha ancora molta, troppa strada da fare come fitness tracker, in particolare per quanto riguarda il software. Con la concorrenza che offre molto di più in questi termini ad un prezzo inferiore, l’unico motivo per scegliere Lembird Free è il fatto che è un orologio analogico a tutti gli effetti, con un design di sicuro più ricercato e facilmente abbinabile a tenute eleganti rispetto ai classici fitness tracker.

Visto però che viene venduto a circa 100€ su vari negozi online come Geekbuying.com, non è facile consigliare l’acquisto del Lembird Free: dal punto di vista della registrazione delle attività non riesce a tenere testa ai prodotti specializzati, così come orologio in confronto ad orologi “puri” che possono facilmente essere reperiti sul mercato. Lembird Free non è né carne né pesce e la sua identità confusa si riflette anche sulle sue capacità, non all’altezza della concorrenza.