Jabra Halo Fusion è un nome che fa capire subito di cosa si stia parlando: è una cuffia che cerca di fondere la comunicazione personale in mobilità (e non solo) con l’ascolto della musica. Se il primo aspetto è molto ben riuscito, il secondo lascia un po’ a desiderare. Ci sono chiari e scuri in queste cuffie che le rendono difficili da inquadrare: proviamoci nella nostra recensione.

Design e caratteristiche

Anche Jabra Halo Fusion fa parte dell’ondata di auricolari Bluetooth che sfruttano un archetto da appoggiare al collo per contenere l’elettronica e la batteria: una soluzione intelligente che evita di avere cuffie enormi da un lato (vedi le Aukey EP-B4) e, dall’altro, aumenta il comfort generale facendo gravare il poco peso sul collo anziché sui padiglioni auricolari, decisamente più sensibili.

Jabra Halo Fusion 2

L’archetto in sé è in un materiale gommoso e morbido, che fa sì che la cuffia rimanga ferma al suo posto senza pendere troppo da una parte e non caschi a terra di conseguenza. Alle due estremità troviamo due rigonfiamenti in plastica rigida di colore nero lucido; qui sono contenuti la batteria e l’elettronica, insieme alla porta micro-USB per la ricarica. Sull’estremità di sinistra trova posto il tasto di accensione e spegnimento, che funge poi anche da tasto per regolare la riproduzione (play/pausa) e per gestire le chiamate (rispondi/riaggancia); l’estremità di destra ospita, invece, il bilanciere del volume.

Jabra Halo Fusion 3

I materiali impiegati sono di alta qualità, come da tradizione Jabra, e le Halo Fusion appaiono solide e resistenti.

Il comfort è veramente elevatissimo: Jabra afferma che “ci si dimentica di averle addosso” e questo è fin troppo vero, dato che mi è spesso capitato di averle addosso anche quando stavo per coricarmi. Un pregio e un difetto, quindi, perché se ci si dimentica di averle addosso si possono anche effettuare movimenti che mettono a repentaglio l’integrità delle cuffie. Anche gli auricolari di per sé sono molto comodi e non danno fastidio quando indossati.

Jabra Halo Fusion 4

Funzionalità

La batteria dovrebbe durare circa sei ore e mezza stando alle stime di Jabra e questo dato è molto vicino alla realtà: anche se il dato varia in base all’utilizzo delle cuffie, ho potuto utilizzare le Jabra Halo Fusion per circa sei ore prima di doverle ricaricare.

Il microfono svolge il suo mestiere più che egregiamente: l’interlocutore ci percepisce sempre chiaramente e distintamente, anche in condizioni di rumore ambientale intenso. Un plauso quindi a Jabra per essere riuscita a raggiungere questo livello qualitativo su cuffie comunque di fascia economica.

Audio

Togliamo subito il dente: le Jabra Halo Fusion sono, purtroppo, deludenti sotto il profilo della resa sonora – e lo sono per più di un motivo. Si intravedono sprazzi di eccellenza, contornati però da un buon numero di difetti.

Come molte cuffie Bluetooth, purtroppo anche le Jabra Halo Fusion presentano un fastidioso e persistente fruscio di sottofondo che si nota in particolar modo nei brani dal volume minore e dalla maggiore dinamica. Il fruscio è particolarmente invadente perché ha un volume elevato e, nel medio termine (<30min), finisce per causare mal di testa.

Le Jabra Halo Fusion hanno una curva di risposta a “V”, ovvero con alti e bassi molto più pronunciati dei medi. Se questo non è di per sé un problema, lo diventa nel momento in cui c’è una situazione di squilibrio troppo netta.

I bassi sono pompati soprattutto nella fascia medio-bassa, dove risultano fin troppi, ma cominciano ad avere un buon volume solo a partire dai 140Hz, segno che manca tutta la parte dei bassi più profondi che è poi quella che dà maggiore corpo e vigore al suono. Il risultato è un suono abbastanza distorto, colmo di bassi che appaiono, però, innaturali e “melmosi”.

I medi sono uno degli aspetti più problematici di queste cuffie. Sono completamente compressi non solo perché “schiacciati” dalla fascia medio-bassa, ma anche perché resi totalmente piatti (come, del resto, tutto il resto della scena sonora). La dinamica è completamente eliminata, di fatto azzerando tutta la naturalità del suono. Va da sé che questo risulta particolarmente grave in una fascia che è fondamentale e dove si concentra la maggiore sensibilità dell’udito umano. In generale sembra che i medi siano totalmente artefatti nel momento in cui intervengono altre frequenze: vengono compressi e appiattiti perdendo, di conseguenza, incisività.

Gli alti sarebbero di buona qualità, se non venissero compressi anche loro perdendo di incisività e di capacità di aprire e rendere più vivace il suono; per di più, si può notare un calo drastico nel volume degli alti tra i 9 e gli 11 kHz. Il livello di dettaglio è molto buono per cuffie di questa fascia.

La spazialità del suono è totalmente assente: anche in registrazioni effettuate con microfoni binaurali, che dovrebbero quindi restituire una fedeltà spaziale del suono completa, il suono manca completamente di connotazioni spaziali e sembra provenire da un generico punto dietro l’ascoltatore. Anche la profondità è inesistente.

Nelle prove d’ascolto che faccio normalmente con tutte le cuffie (usando i brani presenti a questo indirizzo) ho riscontrato numerosi problemi: oltre al già citato problema nella resa spaziale della registrazione con microfono binaurale, ho riscontrato criticità anche nel test della polarità: nonostante i due auricolari siano posizionati correttamente, i due suoni che dovrebbero generare un’immagine centrata ed una “arrotolata” nella mente dell’ascoltatore ottengono l’effetto opposto di quanto dovrebbero.

In conclusione

Anche se non posso promuovere l’aspetto musicale delle Jabra Halo Fusion, non escludo che le capacità di queste cuffie siano sufficienti a soddisfare persone lontane dall’audiofilia; Jabra non pubblicizza queste cuffie tanto come un prodotto per ascoltare musica ad alti livelli, quanto più come un dispositivo che permette di unire una grande qualità nella comunicazione telefonica con l’ascolto di musica. Per un ascolto non “impegnato” possono essere un’opzione, anche se esistono alternative simili (esempio: le LG Tone+) che offrono una maggiore qualità del suono – ma non necessariamente una maggiore qualità della comunicazione complessiva.

Per costruzione, concetto e realizzazione le Jabra Halo Fusion sono ottime; peccato per i problemi nella riproduzione della musica: avrebbero potuto essere le cuffie di riferimento in questo segmento.